«Il teatro nella sua storia ha sempre avuto una dimensione catartica, svelando le peculiarità di ognuno dei partecipanti, perché l’immenso potenziale di ciascuno non aspetta altro che essere scoperto e portato alla luce, valorizzato e donato. La “disabilità” viene compresa e valorizzata attraverso il gioco teatrale. Anche la persona con maggior difficoltà comunicativa, nel momento in cui intraprende un percorso teatrale, assimila strumenti che lo aiutano nella comunicazione con l’ambiente che incontra. L’attività teatrale, intesa come attività laboratoriale finalizzata all’interrelazione personale all’interno del gruppo Persone disabili/operatori, costituisce un prezioso spazio di lavoro, di conoscenza reciproca, di riflessione e di confronto, in una dimensione “diversa” dalla quotidianità delle attività che si svolgono al CDD [Centro Diurno Disabili, N.d.R.]. Il riuscire a essere in scena Persone con disabilità e operatori, produce cambiamenti significativi nella loro esistenza, aiutandoli a conoscersi maggiormente fra loro. Un percorso teatrale è essenzialmente educativo, in quanto implica un lavoro su se stessi e con gli altri; riguarda quindi le azioni dell’attore persona. Il centro di tutto è la persona nella sua naturalità, lo strumento è il suo corpo. Creare, agire, sperimentare, confrontarsi con gli altri permette di fortificare il proprio sé».
Abbiamo pubblicato integralmente il testo tratto dalla relazione Ipotesi di Progetto redatto a più mani dal gruppo promotore dell’attività teatrale dei Centri Diurni Disabili Barabino, Bernardino da Novate, Cherasco e Statuto, perché ben fotografa il percorso attuato negli ultimi due anni da parte di quei Centri di Milano, che li ha portati a uscire dai contesti istituzionali, proprio tramite l’attività teatrale, presentando alla cittadinanza una vera e propria rassegna, a partire dal 2014.
È ora imminente una riproposizione dell’iniziativa che, come spiegano gli organizzatori, «nasce da un’idea degli operatori dei Centri Diurni per Disabili Comunali e oltre a inserirsi all’interno delle iniziative promosse in occasione dell’Expo 2015 dal Settore Domiciliarità e Cultura della Salute della Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, in collaborazione con il Presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali e dei Consigli di Zona 1, 4 e 9, si sviluppa anche attorno al tema stesso di quel grande evento, vale a dire il cibo e l’alimentazione».
L’appuntamento, dunque, è per i pomeriggi (ore 16) di mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre al Teatro Sala Fontana di Milano (Via Boltraffio, 21), dove i Centri Diurni per Disabili Comunali Barabino, Bernardino da Novate, Cherasco e Statuto porteranno in scena il gusto della vita e il sapore dei ricordi, regalando allo spettatore intense emozioni, attraverso la creatività del gesto, l’espressione mimica e i giochi di voci. (A.M. e S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Antonella Miccoli (Ufficio di Staff, Direzione di Settore Domiciliarità e Cultura della Salute del Comune di Milano), antonella.miccoli@comune.milano.it.