«Siamo felici di essere ancora affianco alla Fondazione Telethon per proseguire nell’impegno di promuovere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche che determinano disabilità intellettive e relazionali. La ricerca è l’arma più importante che abbiamo per costruire un futuro migliore e assicurare la migliore qualità di vita possibile alle tante persone e famiglie che si trovano a vivere ogni giorno questa condizione»: a dichiararlo è Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), a proposito della rinnovata partnership di tale organizzazione con il Telethon che, come riferiremo ampiamente in altra parte del giornale, ha avviato da qualche giorno la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca sulle malattie genetiche rare, denominata quest’anno Non mi arrendo (#nonmiarrendo).
Anche l’ANFFAS, quindi, scenderà in tante piazze italiane, con i propri volontari, a gridare #nonmiarrendo insieme a Telethon e a distribuire i cuori di cioccolato Caffarel, simbolo di generosità e solidarietà scelto questa volta per contribuire alla ricerca.
«È fondamentale – aggiunge Speziale – proseguire su questa strada e lavorare per garantire a tutti la possibilità di avere una vita lunga e di qualità. È per questo motivo che le famiglie ANFFAS hanno accolto con entusiasmo l’opportunità di dare una mano anche quest’anno alla Fondazione Telethon, mettendo a disposizione il proprio tempo per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi necessari a sostenere i migliori progetti di ricerca sulle disabilità intellettive e relazionali».
«Le nostre famiglie – conclude il Presidente dell’ANFFAS – sono abituate a lottare e ad affrontare gli ostacoli più diversi e a farlo in maniera concreta: essere quindi nelle piazze con Telethon il 19 e 20 dicembre prossimi sarà la conferma evidente della fiducia riposta in questo evento e nella sua ricerca scientifica, oltreché della voglia di continuare a combattere e lavorare per garantire, giorno dopo giorno, un avvenire migliore a tutti coloro che aspettano oggi una risposta dalla ricerca genetica finalmente anche per le disabilità intellettive e/o relazionali e per tutti coloro che dovranno affrontare situazioni simili in futuro». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale, Daniela Cannistraci).
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- L'ONU e le persone con disabilità Si avvicina la sesta sessione di lavoro del Comitato incaricato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite di elaborare una Convenzione sulla Promozione e la Tutela dei Diritti e della Dignità delle Persone…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…