Scuola e disabilità: gli Enti si assumano le loro responsabilità

Al di là delle voci e delle errate interpretazioni della Legge di Stabilità, la situazione è chiara, secondo LEDHA e FAND, le Federazioni lombarde di Associazioni impegnate sulla disabilità: le competenze per la gestione dei vari servizi a supporto dell’inclusione scolastica spettano alle Province lombarde e alla Città Metropolitana di Milano, che devono assumersene la responsabilità e fare in modo sin d’ora che tali servizi siano garantiti per il prossimo anno scolastico, sin dal primo giorno

Studenti in classe, fotografati di spalle«Negli ultimi giorni – si legge in una nota congiunta diffusa dalla LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dalla FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), a firma dei rispettivi presidenti Alberto Fontana e Nicola Stilla – , dagli uffici delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano sono emerse alcune voci, confermate inizialmente dai dubbi espressi da alcuni rappresentanti istituzionali durante incontri e riunioni, ovvero che un passaggio della Legge di Stabilità per il 2016 [Legge 208/15, N.d.R.] sembrerebbe ri-assegnare alle Regioni la competenza dei servizi a supporto del diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità conferita alle ex Province. 
Si tratta del servizio di assistenza alla comunicazione – compresi il servizio tiflologico e la fornitura di testi scolastici – per alunni e studenti con disabilità sensoriale di ogni ordine e grado di scuola e dell’assistenza per l’autonomia e il trasporto per studenti di scuole superiori e corsi di formazione professionale. Si tratta di un’interpretazione che come LEDHA e FAND riteniamo assolutamente priva di fondamento».

Il passaggio “incriminato” della Legge di Stabilità sarebbe in sostanza contenuto nel comma 947 dell’unico articolo, ove si afferma che «le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali […] sono attribuite alle Regioni a decorrere dal 1° gennaio 2016, fatte salve le disposizioni legislative regionali che alla predetta data già prevedono l’attribuzione delle predette funzioni alle province, alle città metropolitane […]».
Ebbene, si legge nella nota di LEDHA e FAND, «questo è esattamente il caso della Regione Lombardia, che ha provveduto per tempo a emanare disposizioni legislative di attribuzione di tali funzioni, rientranti tra le funzioni degli Enti di Area Vasta definite “non fondamentali” dalla “Legge Delrio” (Legge 56/14, articolo 1, comma 89), confermandole in capo rispettivamente alle ex Province con la Legge Regionale 19/15 (articolo 2, comma 1) e alla Città Metropolitana di Milano con la Legge Regionale 32/15 (articolo 2, comma 2)».

«Chiediamo quindi con forza ai rappresentanti delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano – dichiarano Fontana e Stilla – di prendere atto delle loro responsabilità e di adoperarsi in ogni modo per adeguare i servizi già offerti in quest’anno scolastico alle effettive esigenze degli alunni e studenti con disabilità. Inoltre chiediamo loro di adoperarsi in ogni modo affinché questi servizi siano garantiti per il prossimo anno scolastico per tutti i ragazzi a partire dal primo giorno di scuola. Le Associazioni rimarranno a disposizione degli enti territoriali, in piena collaborazione nel richiedere i finanziamenti, ma senza più entrare nel gioco del rimbalzo delle competenze, già ripetutamente confermate anche dai Tribunali».

«Come Associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e dei loro familiari – concludono i Presidenti di LEDHA e FAND Lombardia – chiediamo alla Direzione Generale Istruzione della Regione Lombardia di enunciare in forma scritta la corretta interpretazione della normativa, coerentemente con quanto affermato in diversi incontri, e di definire delle linee guida (definendo standard minimi) per l’omogeneizzazione dei servizi su tutto il territorio regionale. Più in generale, chiediamo alla Regione Lombardia, alla Province e alla Città Metropolitana di Milano di attivarsi in tempi brevissimi per una ricognizione complessiva della situazione, in particolare in merito al fabbisogno rilevato e alle risorse (statali e regionali) effettivamente disponibili, al fine di garantire che il prossimo anno scolastico la campanella suoni per tutti il primo giorno di scuola». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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