Inserito tra le numerose iniziative promosse in vista del prossimo 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, si terrà venerdì 1° aprile a Milano (Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, ore 9-13), il convegno intitolato Quale tecnologia per quale autismo? Il Progetto RODDI: per giocare, curare, imparare, organizzato dalla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, insieme all’Associazione L’abilità e all’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa, appuntamento voluto per presentare i risultati del progetto RODDI – acronimo che sta per New Robotic Platform for Rehabilitation of Children with Pervasive Developmental Disorders and Cognitive Impairments –, piattaforma robotica di gioco che è stata utilizzata per studiare in maniera multidisciplinare il problema della relazionalità dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, con deficit cognitivi di livello moderato o grave.
«Si è trattato di un’esperienza di co-progettazione di sviluppo di gioco molto innovativa – spiega Matilde Leonardi dell’Istituto Besta, coordinatrice della ricerca, sviluppata insieme all’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e alla citata Associazione L’abilità, con il finanziamento del Ministero della Salute – che ci ha consentito di analizzare l’interazione che hanno i bambini con disturbi dello spettro autistico nel contesto del gioco tradizionale e del gioco mediato da piattaforma robotica. Per l’analisi finale dei video abbiamo collaborato anche con l’Università Bicocca di Milano».
Durante il convegno del 1° aprile è previsto l’intervento di alcuni tra gli esperti coinvolti nel progetto e anche una tavola rotonda cui parteciperanno tra gli altri Maria Luisa Scattoni dell’Istituto Superiore di Sanità, Franca Garzotto del Politecnico di Milano e Paola Golzi dell’ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). Saranno inoltre presenti Pierfrancesco Majorino e Isabella Menichini, rispettivamente assessore alle Politiche Sociali e direttore del Settore Servizi per Persone con Disabilità Salute Mentale e Domiciliarità del Comune di Milano.
In sostanza, la piattaforma robotica di gioco RODDI è stata progettata in stretta sinergia con lo staff di pedagogisti ed educatori dell’Associazione L’abilità, nata nel 1998 a Milano, per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini con disabilità e di operatori, e impegnata nella definizione e nella gestione di servizi innovativi e progetti che abbiano al centro il bambino con disabilità, il suo benessere e la sua famiglia, promuovendo al tempo stesso una nuova cultura della disabilità. Il tutto collaborando in rete con i servizi sociosanitari, la scuola e le realtà del privato sociale e operando nelle aree del gioco, dell’educazione, della scuola, della famiglia, dell’accoglienza e della residenzialità.
La stessa piattaforma di RODDI, dopo la fase di progettazione, è stata installata presso lo Spazio Gioco dell’Abilità, e alcuni dei bambini che frequentano settimanalmente tale centro hanno partecipato alla ricerca.
«È stato fondamentale – sottolinea Paolo Meucci, ricercatore, specializzato in pedagogia, che ha curato il progetto – coinvolgere le famiglie e con L’abilità abbiamo trovato la giusta sinergia. Nel corso della prima fase, è stata sviluppata la piattaforma robotica RODDI, mentre la seconda fase ha previsto il test e l’uso della piattaforma stessa. Dei diciannove bambini inizialmente coinvolti, nove hanno terminato lo studio (otto maschi), di età compresa fra 6 e 10 anni, con diagnosi di autismo e disabilità intellettiva moderata o grave. Per ciascun bambino sono state realizzate due sessioni di gioco in interazione con un’educatrice. Nella prima sessione, alla diade bambino-educatrice era richiesto di interagire utilizzando dei giochi tradizionali, mentre nella seconda sessione era richiesto l’utilizzo di RODDI».
Nel ricordare infine con legittima soddisfazione che per i risultati raggiunti RODDI è stato recentemente premiato dall’AIRA (Associazione Italiana Ricerca Autismo), Carlo Riva, direttore dell’Abilità, ricorda come questa iniziativa si sia inserita «nel nostro impegno di anni per il diritto al gioco, all’educazione e all’inclusione del bambino con disabilità, continuando in tal modo la ricerca e lo studio di metodi e tecniche che possano sempre più offrire nuove occasioni di crescita al bambino con autismo. Ideato e sperimentato dai nostri operatori, RODDI ci ha condotto infatti in questi anni a ripensare bisogni e necessità del bambino con autismo, quali risposte offrire e soprattutto come la tecnologia possa aumentare i tempi di attenzione e concentrazione, favorire lo sviluppo della comunicazione ed essere stimolo alla relazione con l’altro. Non un progetto finito, quindi, ma l’esortazione a una ricerca continua sull’uomo e la tecnologia». (A.T. e S.B.)
È disponibile (in formato .pdf) il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@labilita.org (Anna Tipaldi).