Come riportava nell’ottobre dello scorso anno «la Repubblica», nella cronaca di Palermo, «in termine tecnico si chiama “ZTC”, Zona a Traffico Controllato, ma chi frequenta gli aeroporti la conosce come “Kiss and Fly”, area nella quale è consentito sostare brevemente per accompagnare un passeggero o accoglierlo davanti alla zona arrivi senza pagare nulla, insomma “un bacio e via”». Ebbene, dopo il via libera dell’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, anche l’Aeroporto di Punta Raisi a Palermo ha avviato tale sistema, con gli occhi elettronici delle telecamere a vigilare sulla durata della sosta registrando i numeri di targa. E dopo 15 minuti scattano le multe (da 38 a 155 euro per le due ruote, da 80 a 318 euro per le auto e altri veicoli, fino alla successiva rimozione del veicolo, sempre a spese del trasgressore).
In tempi più recenti, come ha riferito all’inizio di aprile la testata «Palermomania.it», si è verificata una vera e propria impennata delle multe, «giustificate dal Comune di Cinisi – competente per il territorio – con motivi legati alla sicurezza, in questo periodo di allerta terrorismo», mentre per i cittadini, sempre secondo «Palermomania.it», sarebbe «solo un modo per fare cassa».
Ma non è questo il punto che interessa in questa sede, quel che preme è la lettera inviata alla Gesap, ente gestore dello scalo palermitano, da Maurizio Li Muli, componente della rinnovata Segreteria del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, oltreché membro della Direzione Provinciale del Partito Democratico. Li Muli, infatti, denuncia quella che si caratterizza senz’altro come una discriminazione nei confronti delle persone con disabilità, denuncia successiva, tra l’altro, a una sua verifica diretta. «Non voglio entrare nel merito delle scelte e delle polemiche circa la gestione dei parcheggi temporanei all’Aeroporto di Palermo – scrive infatti -, ma sono obbligato a dire qualcosa e a chiedere un intervento a favore delle persone con disabilita motoria. Stamattina presto, molto presto, recatomi in Aeroporto, ho trovato una notevole fila alle partenze nell’area a controllo e sosta temporanea, ma nessun “parcheggio H” a disposizione: sembra che questi siano spariti o non previsti».
«Ora – sottolinea Li Muli – se 15 minuti sono un limite davvero difficile da rispettare per accompagnatori “normododati”, come dimostrano le centinaia di multe di questi giorni, figuriamoci per persone con scarsa capacita deambulatoria. Ma quello a cui ho assistito stamane, un cittadino su sedia a rotelle che accompagnava la moglie cercare disperatamente parcheggio e poi parcheggiare dopo l’area a sosta temporanea, con gravi difficoltà a percorrere una salita ripidissima per accompagnare la moglie, già carica di bagagli, non è ammissibile ed è oltremodo vergognoso per un aeroporto moderno e funzionale».
«Sembra dunque – prosegue Li Muli – che nell’area a sosta limitata nessuno abbia previsto un “parcheggio H”, per altro obbligatorio. Vero è che il parcheggio a pagamento è gratuito per le persone con contrassegno H, ma è anche vero che lo stesso è molto più lontano, cosa che crea maggiori problemi a chi ha già quelli legati alla sua condizione fisica e per le soste temporanee, quale quelle di un accompagnatore, risulta essere inutilmente costoso in termini di fatica e tempo. La scena incresciosa cui ho assistito non contribuisce certo a dare una buona immagine dell’Aeroporto di Palermo, oltre che a complicare la vita a chi l’ha già parecchio complicata di suo».
«Per quanto detto – conclude – chiedo alla Presidenza della Gesap, cui riconosco la massima attenzione sui questi temi, di verificare circa la disponibilità di parcheggi H e invito a realizzarli nelle aree partenze e arrivi, parcheggi temporanei certo, per soste lunghe c’è sempre il parcheggio esterno, ma che questa temporaneità duri almeno 30 minuti». Una richiesta che anche il nostro giornale non può che condividere senza riserva alcuna. (S.B.)
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