Com’è ben noto, ogni anno – entro maggio, primi di giugno – occorre rinnovare le richieste delle risorse per l’inclusione dell’anno scolastico successivo, tramite un incontro del GLHO (Gruppo di Lavoro Handicap Operativo), composto da tutti i docenti della classe, dalla famiglia e dagli operatori sociosanitari (dell’ASL o di un centro convenzionato) che seguono il singolo alunno. Durante tale incontro viene formulato un abbozzo di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per l’anno successivo – nella fattispecie il 2016-2017 – in cui vengono indicate le risorse che il Dirigente Scolastico deve richiedere ai diversi destinatari.
All’Ufficio Scolastico Regionale, quindi, il Dirigente Scolastico dovrà richiedere:
° il tetto massimo di 20/22 alunni per la costituzione delle prime classi e per quelle ad esse successive (Decreto del Presidente della Repubblica-DPR 81/09);
° il numero di ore di sostegno pari a una cattedra completa, per i casi di alunni con gravità certificata ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104/92, specie se si tratta di alunni con disabilità intellettiva, relazionale e/o sensoriale;
° il numero di ore di sostegno pari mediamente a mezza cattedra d’insegnamento per gli alunni con disabilità certificata ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della citata Legge 104/92;
° l’assistenza igienica, ove necessaria, da assegnare a collaboratori e collaboratrici scolastiche (ex bidelli) che, se non formati, sono obbligati a seguire un corso di aggiornamento di circa 40 ore a spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, acquisendo in tal modo il diritto a un aumento di stipendio forfettario di circa 1.000 euro all’anno.
Altri destinatari, poi, sono il Comune o il Comune Capofila in caso di Piani di Zona, per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e la Regione o gli Enti da essa designati (ad esempio le Città Metropolitane o i Consorzi di Comuni) per le scuole secondarie di secondo grado. Qui dovranno essere richieste:
° l’eliminazione delle barriere architettoniche e senso-percettive, ove necessario;
° il trasporto gratuito a scuola;
° l’assegnazione di un numero di ore di assistenti per l’autonomia e la comunicazione (per le disabilità sensoriali è competente la Regione per le scuole di ogni ordine e grado);
° l’assegnazione di ausili o sussidi anche informatici, a meno che non esista nel proprio CTS (Centro Territoriale di Supporto) un Centro Ausili che li conceda in prestito.
L’ultimo destinatario, infine, è l’ASL (Azienda Sanitari Locale), per:
° la certificazione di disabilità e la Diagnosi Funzionale da far pervenire alla famiglia che la consegnerà a scuola in tempo utile per le iscrizioni, se già non consegnate negli anni precedenti;
° l’eventuale nomina di un infermiere per la somministrazione di farmaci, l’alimentazione PEG [gastrostomia endoscopica percutanea, ovvero il sondino per l’alimentazione dall’esterno, N.d.R.], l’imboccamento particolare o il cateterismo vescicale intermittente, quando il medico curante abbia stabilito trattarsi di operazioni che possono essere svolte esclusivamente da personale sanitario professionale.
Pertanto è necessario che le singole famiglie, o meglio ancora le Associazioni che le rappresentano, si informino, per conoscere presso la Regione (Assessorato alla Scuola o ai Servizi Sociali):
– se siano sufficienti le certificazioni di riconoscimento di handicap rilasciate dalla Commissione Medico-Legale ai sensi della Legge 104/92 integrata dal medico INPS, oppure se servano altre certificazioni di riconoscimento di alunno con disabilità ai fini scolastici, rilasciate da Commissioni ASL indicate dalla Regione stessa;
– se quest’ultima abbia mantenuto presso di sé o assegnato ad altri Enti Locali – ed eventualmente quali – le competenze di trasporto e assistenza per l’autonomia e la comunicazione, che fino ad ora facevano capo alle Province. Se inoltre siano stati conseguentemente assegnati i fondi necessari e a quale Ente, e se siano state bandite le apposite gare di appalto in modo che i servizi possano iniziare a settembre evitando così il rischio di denunce per interruzione di pubblico servizio.