«Le persone con disabilità hanno il diritto a viaggiare in aereo e mai dovrebbe essere negato loro l’imbarco o la prenotazione; le persone con disabilità dovrebbero ricevere assistenza continua in aeroporto, senza alcun costo aggiuntivo; la responsabilità per la fornitura dell’assistenza è di competenza dell’ente di gestione dell’aeroporto; tutto il personale che opera direttamente con il pubblico viaggiante deve ricevere una formazione adeguata riguardo alla conoscenza sulla disabilità e sull’uguaglianza delle persone con disabilità rispetto agli altri passeggeri; ogni Stato Membro dell’Unione Europea deve istituire un ente pubblico per monitorare l’attuazione del Regolamento e promuovere l’applicazione dei diritti dei passeggeri»: era nato sostanzialmente per questo, ovvero per disciplinare i diritti delle persone con disabilità nel trasporto aereo, il Regolamento Europeo CE 1107/06, entrato in vigore nell’estate del 2008, cui «Superando.it» aveva dedicato un ampio approfondimento in due parti (qui e qui i relativi link), curato da Gabriele Favagrossa.
Ora, esattamente dieci anni dopo, in occasione della propria Assemblea Annuale, svoltasi a Dublino e della quale ci siamo già occupati in altra parte del nostro giornale, l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, ha organizzato una conferenza proprio nell’aeroporto della capitale irlandese, in collaborazione con quest’ultimo e con la Federazione Irlandese della Disabilità.
«Di fatto – ha dichiarato aprendo l’incontro Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF – il Regolamento sui passeggeri con disabilità nei voli aerei è stato il primo regolamento specifico riguardante la disabilità ad essere adottato dall’Unione Europea. Esso ha tracciato la via per un’ampia accessibilità durante i viaggi aerei e ha anche aperto la strada ad altri Regolamenti che promuovono i diritti dei passeggeri con disabilità attraverso differenti modalità di trasporto».
«Dal canto nostro – ha sottolineato ancora – abbiamo lavorato su questo Regolamento fin dagli inizi, continuando in seguito a monitorarne l’adozione e l’applicazione. Oggi, dopo dieci anni, possiamo dire che la legislazione stia dando i suoi frutti e abbia reso effettivamente più accessibile il trasporto aereo delle persone con disabilità, rispettandone i diritti».
Successivamente, Gunta Anca, vicepresidente dell’EDF, si è soffermata su come è cambiato il modo di viaggiare in aereo per le persone con disabilità. «Oggi – ha dichiarato – quando devo andare in qualsiasi aeroporto in Europa, so quale tipo di assistenza debba essere disponibile e posso aspettarmi che il personale abbia un certo livello di formazione e conoscenza. Prima di questo Regolamento, invece, ricevevamo numerosi reclami dai passeggeri con disabilità, che oggi si sono ridotti perché le compagnie aeree hanno indicazioni chiare su quali siano i loro obblighi. Esse possono quindi essere ritenute responsabili, se negano l’imbarco ai passeggeri con disabilità o non prestano loro la necessaria assistenza». «E tuttavia – ha aggiunto – in molti casi i viaggi aerei non sono ancora sufficientemente accessibili, ma vi è molto spazio per migliorare e arrivare al risultato che ci prefiggiamo, in àmbito di voli aerei e non solo, ovvero all’accessibilità di tutti i servizi di trasporto, come prescrive la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».
Tramite un messaggio video, è intervenuta quindi Violeta Bulc, commissario europeo ai Trasporti, secondo la quale «il Regolamento approvato nel 2006 dall’Unione non è stato solo un risultato simbolico, ma un esempio concreto di azioni positive dell’Unione stessa, per migliorare la vita di 80 milioni di persone con disabilità».
«Abbiamo percorso una lunga strada – ha concluso – ma c’è ancora una certa distanza da coprire. Dobbiamo infatti fare in modo che il Regolamento sia applicato in modo corretto, oltreché diffondere il più possibile le informazioni sui diritti dei passeggeri e guardare naturalmente anche all’adozione della Legge Europea sull’Accessibilità [“European Accessibility Act”, N.d.R.]».
A concludere i lavori dell’importante incontro è stata l’europarlamentare irlandese Marian Harkin, che ha voluto sottolineare l’importanza di coinvolgere il movimento delle persone con disabilità nei processi legislativi, quando questi riguardino la vita delle stesse persone con disabilità: «L’EDF – ha affermato in tal senso – e le altre organizzazioni di persone con disabilità hanno un ruolo enorme nello sviluppo di una legislazione come il Regolamento di cui stiamo parlando oggi». (S.B.)
Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marie Denninghaus (Ufficio Trasporti e Mobilità dell’EDF), marie.denninghaus@edf-feph.org.
Articoli Correlati
- Aerei e disabilità: forse è la svolta! Le istanze dell'European Disability Forum (EDF) alla settima Conferenza dell'Airports Council International (ACI Europa), sulla manutenzione e la gestione a terra nel settore dei voli aerei. Il nuovo regolamento in…
- Aerei e disabilità: come agire per ovviare ai limiti del Regolamento Europeo Presentiamo la prima parte di un nostro ampio dossier in esclusiva, dedicato al Regolamento Europeo entrato in vigore nell'estate del 2008, che disciplina i diritti delle persone con disabilità nel…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…