Come occhi le mani: si chiama così il ciclo di arteterapia promosso a Milano (Biblioteca Valvassori Peroni, Via Valvassori Peroni, 56) dall’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti), che si articolerà su tre incontri successivi, a partire dal 17 giugno.
«Un’iniziativa – spiegano i promotori – che permetterà di vivere tre momenti di empatia con il mondo dei propri figli, attraverso un percorso che si collega ai giochi d’infanzia e quindi ad aspetti ludici, affrontando poeticamente il simbolo dell’occhio e proponendo una riflessione sulla propria autobiografia, rinunciando allo sguardo e privilegiando il tatto. Tre incontri che apriranno delle possibilità di espressione autentica, uscendo un po’ dai propri standard comunicativi ed entrando in quelli più vicini al mondo dei propri figli, alle loro differenze, alla loro particolarità».
A condurre il tutto sarà Tiziana Luciani, esperta psicoterapeuta docente di Cittadella di Assisi (arteterapia e counselling), incaricata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in progetti di arteterapia per l’inclusione di studenti e studentesse con disabilità e dei loro tutor.
Si incomincerà quindi, come detto, venerdì 17 giugno, con Quasi invisibili agli occhi, sul tema Tattilità e Visibilità, all’insegna del frottage, tecnica di disegno e pittura basata sul principio dello sfregamento. «Esiste tutto un mondo fatto di consistenze e identità tattili – si legge nella presentazione di tale incontro – al quale comunemente non facciamo caso, quasi fosse invisibile ai nostri occhi».
Si proseguirà venerdì 24 giugno, con Cosa vedo nei tuoi occhi, cosa vedono i tuoi occhi, sul tema Sguardo e Visione, basandosi sul collage, la nota tecnica utilizzata per la realizzazione di opere di ogni livello, prodotte per mezzo di sovrapposizione di carte, fotografie, oggetti, ritagli di giornale o di rivista. «Gli occhi, come fari – si legge in questo caso nella presentazione -, scrutano la notte nera su un mare scuro e salvano noi, i naviganti, da pericoli e insidie».
Si concluderà venerdì 8 luglio con Momenti toccanti, sul tema Senso e Significato, incontro che avrà al centro l’assemblage, tecnica artistica in cui una composizione tridimensionale viene prodotta mettendo insieme oggetti, o parti di essi, generalmente applicati a un supporto. «E se per raccontare una cosa importante come la nostra vita – è il quesito proposto per l’incontro conclusiovo – ci facessimo guidare dal tatto?».
Tutti e tre gli appuntamenti avranno una durata di tre ore (ore 15-18) e «non richiederanno alcuna abilità in particolare – come sottolineano dall’ANS -, ma soltanto il piacere di stare insieme e il desiderio di sperimentare». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Rosa Garofalo (rgarofalo@subvedenti.it).