Leggo su «La Stampa» del 24 agosto scorso l’articolo Pensioni minime, il governo punta al raddoppio dei beneficiari e in tal senso ritengo opportuno e necessario evidenziare ancora una volta come venga del tutto “dimenticato” che gli invalidi civili al 100% percepiscono la miserrima pensione di euro 289,80 per tredici mensilità.
In quell’articolo si parla della seria intenzione del Governo di intervenire in favore delle persone che hanno un reddito pensionistico di circa 10.000 euro annui. Gli invalidi civili con la cifra sopra riportata dovrebbero rientrare dunque nel provvedimento? Mi auguro di sì ma temo di no.
Sono il padre di una donna con disabilità in situazione di gravità di 45 anni e il presidente dell’Associazione UTIM (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva), che si occupa di promuovere e difendere i diritti delle persone con disabilità intellettiva e voglio denunciare con questa lettera aperta l’assoluta indifferenza verso queste persone. Di loro si parla solo in toni pietistici, si aderisce facilmente a campagne morali, magari si raccolgono con entusiasmo fondi per qualche azione caritatevole, ma quando si tratta di interventi programmatici e strutturali necessari a migliorare la loro condizione, anche economica, come in questo caso, allora i disabili diventano invisibili.