Il 19 settembre a Roma (Centro Congressi Frentani, Via Frentani, 4, ore 10-17) coinciderà con la giornata conclusiva del Progetto Io Cittadino, Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e Self Advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, realizzato dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e da noi ampiamente presentato alla fine del 2015.
Si tratta, lo ricordiamo, di un’iniziativa cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è stata avviata circa un anno fa, per realizzare il percorso necessario allo sviluppo e all’avviamento del primo Movimento Italiano di Self-Advocacy (“autorappresentanza”), composto da persone con disabilità, al fine di garantir loro opportunità, supporti ed empowerment (crescita dell’autoconsapevolezza), per l’affermazione del diritto all’autodeterminazione, alla partecipazione e all’inclusione nella società, ovvero per la piena valorizzazione del loro ruolo attivo di Cittadini, così come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata dall’Italia con la Legge 18/09).
«Questo progetto – sottolineano dall’ANFFAS – rappresenta una delle iniziative più innovative che abbiamo mai realizzato. Esso è nato e si è sviluppato anche grazie alla collaborazione con organizzazioni presenti ed attive nel panorama europeo e internazionale, e ha già ricevuto un riconoscimento preziosissimo da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che il 30 marzo scorso ha voluto celebrare una Giornata Nazionale delle Persone con Disabilità Intellettiva, dedicandola proprio a questo tema. In quell’occasione, infatti, due autorappresentanti dell’ANFFAS, Serena Amato e Francesca Stella, hanno consegnato al Presidente, a nome delle oltre 30.000 persone con disabilità intellettiva e/o relazionale rappresentate dalla nostra Associazione, la la Dichiarazione di Roma per la promozione ed il sostegno dell’auto-rappresentanza in Italia ed in Europa, documento che sancisce l’impegno delle Associazioni di tutta Europa nel contrastare qualunque forma di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità e nel sostenerne l’autorappresentanza a tutti i livelli».
Attraverso un percorso durato un anno, dunque, i protagonisti di Io Cittadino – 117 persone con disabilità e 52 loro facilitatori, ma anche 432 genitori, familiari e operatori delle strutture associative ANFFAS coinvolte, tutti opportunamente formati tramite un percorso completamente accessibile anche grazie all’utilizzo di un linguaggio facile da leggere e da capire – hanno lavorato con impegno per assumere consapevolezza dei propri diritti e poterli così rivendicare anche in prima persona, dando avvio al primo movimento italiano di autorappresentanza (Self-Advocacy), collegato a quello europeo e internazionale. «Il tutto – sottolineano ancora dall’ANFFAS – al fine di rendere concreto quel Nulla su di Noi senza di Noi troppo spesso negato, e a maggior ragione alle persone con disabilità intellettive. L’obiettivo, infatti, è quello di fare in modo che, superando barriere culturali e pregiudizi, le persone con disabilità e soprattutto quelle con disabilità intellettive, non vengano più discriminate ed escluse, ma adeguatamente supportate e sostenute e finalmente considerate per ciò che sono e che hanno diritto di essere, ossia Persone e Cittadini come tutti, con pari diritti e pari dignità che in prima persona possano far sentire anche la loro voce».
La giornata del 19 settembre – cui sono attese circa 350 persone, tra le quali il presidente del Senato Pietro Grasso e gli esponenti del Movimento Europeo di Autorappresentanti, Senada Halilčević ed Elisabeta Moldovan – sarà l’occasione per conoscere quanto sin qui realizzato, attraverso la testimonianza dei diretti interessati, nonché per presentare l’avvio della Piattaforma Nazionale del Movimento di Autorappresentanti Italiani. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale).
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