«La seconda Conferenza Regionale sulla Disabilità e la quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità sono state un’occasione importante per mettere a fuoco molti dei temi più attuali che riguardano le persone con disabilità»: lo si legge in una nota prodotta congiuntamente da FISH Toscana (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FAND Toscana (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni per il “Durante e Dopo di Noi”) e Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, che sottolineano di «avere partecipato ai due appuntamenti portando il proprio contributo ai diversi tavoli tematici, avendo come “stella polare” l’atteggiamento costruttivo nei confronti dei diversi livelli istituzionali e la parallela volontà di assumere responsabilità, nella consapevolezza che solo così si possono ottenere impegni dagli altri interlocutori».
«Nostro malgrado – dichiarano poi le varie organizzazioni toscane – abbiamo dovuto purtroppo constatare ancora una volta l’atteggiamento deliberatamente provocatorio e arrogante dell’Associazione Vita Indipendente della Toscana (AVI Toscana), la quale non solo ha avuto comportamenti inutilmente polemici nei confronti di tutti gli altri partecipanti alle due Conferenze, ma si è anche arrogata il diritto di rappresentare solamente i propri interessi corporativi», il tutto «rivendicando risorse solo per la ristretta tipologia di persone disabili che rappresenta e ignorando le esigenze delle persone con disabilità psichica, intellettiva e con problemi di salute mentale, per imporre alle Assemblee una modalità d’intervento che ha impedito a molti di partecipare, deviando spesso dai contenuti che stavano alla base della discussione».
«Considerato che questa non è la prima volta che l’Associazione Vita indipendente della Toscana si comporta in questo modo – prosegue la nota di FISH Toscana, FAND Toscana, DIPOI e Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale – chiediamo alla Regione Toscana che d’ora in avanti un rappresentante della suddetta Associazione venga formalmente invitato a partecipare ai Tavoli Tecnici Regionali, su un piano di parità con le altre associazioni rappresentative. Altrimenti chiediamo alla Regione stessa che non li consideri più un interlocutore. Non riteniamo infatti che sia più accettabile la partecipazione di questo soggetto associativo solo attraverso azioni di provocazione e disturbo in occasioni pubbliche, così da catturare l’attenzione dei media e imporre una modalità di relazione conflittuale e poco costruttiva che non porta a nulla, se non alla rappresentazione corporativa dell’interesse di pochi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Max Frascino (maxfrascino@gmail.com).
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