Progetti “fai da te”, a vantaggio delle persone con disabilità

Mani elettromeccaniche, “orologi” utili alla malattia di Parkinson, un sistema pensato per le persone sorde, braccia robotiche, carrozzine autoproducibili in 3D e un bastone che fornisce indicazioni sensoriali alle persone con disabilità visiva: scopriamo alcuni dei progetti “fai da te”, utili alle persone con disabilità, presenti al recente “Maker Faire” di Roma, noto anche come “il più importante spettacolo al mondo sull’innovazione”

Dandy, braccio robotico

Il team di progettazione del braccio robotico Dandy, insieme a Giulia, quattordicenne studentessa che ha dato il là all’iniziativa

Dare una definizione di maker e legarlo al mondo della disabilità non è semplice. Il maker è un artigiano digitale che, con quello che la tecnologia gli mette a disposizione, inventa oggetti. Un po’ per necessità, un po’ per passione, un po’ per trovare una collocazione in un’azienda.
Me li immagino come i pionieri dell’informatica, come Steve Jobs e Steve Wozniak che in un garage della California si sono messi a costruire i primi computer Mac. Ma oggi, a differenza di allora, quando la tecnologie era in mano a pochi, c’è un’intera comunità che collabora scambiandosi idee, esperienze e suggerimenti. Tanti cervelli al lavoro su tanti progetti contemporaneamente e che si sono incontrati nei giorni scorsi alla Fiera di Roma per l’evento Maker Faire Rome.
Abbiamo curiosato tra i progetti della sezione Life della manifestazione, dedicata alla salute, alla qualità della vita e alla disabilità ed ecco alcune idee che ci hanno stuzzicato la fantasia.

Fable
Fable (ovvero Fingers Activated by Low Cost Electronics, letteralmente “Dita attivate da elettronica a basso costo”) è una mano elettromeccanica destinata a chi abbia subito un’amputazione o sia portatore di una malformazione genetica dell’arto superiore.
Opensource (in concessione gratuita), stampata in 3D ed economicamente accessibile, punta a unire la versatilità pratica alla bellezza estetica e alla possibilità di essere personalizzata. Il suo funzionamento si basa sull’acquisizione degli impulsi mioelettrici del muscolo, elaborati grazie a un’elettronica compatta, a basso costo. È sviluppata dal team di OBM Initiative. La sua evoluzione è stata raccontata negli ultimi mesi nel Diario di Fabia Timaco in Che Futuro!.

PD-Watch
L’orologio per il Parkinson (PD-Watch) è un dispositivo medico indossabile per i pazienti con malattia di Parkinson. La diagnosi di tale patologia è essenzialmente clinica e si basa sull’esecuzione di esami neurologici e semplici test motori; questa valutazione è in grado di evidenziare la gravità dei sintomi motori solo nel corso dell’esame neurologico, che normalmente ha una durata limitata, mentre tale gravità può variare notevolmente durante tutta la giornata. Al fine dunque di ridurre questi inconvenienti, PD-Watch può effettuare un monitoraggio quantitativo dei sintomi parkinsoniani, al fine di supportare la diagnosi e la valutazione clinica del morbo di Parkinson (se ne legga nel sito di Biomedical Lab).

IntendiMe
In questo caso, grazie a IntendiMe, ci si propone di migliorare la vita delle persone sorde, facendole sentire più indipendenti e al sicuro, perseguendo la missione di «far suonare un mondo così silenzioso» attraverso un sistema innovativo che permetta alle persone con deficit uditivo di essere avvisate dei rumori della vita quotidiana. Questo è possibile grazie a una placchetta attaccata sulle sorgenti sonore, in grado di rilevare tutti i suoni della casa e avvisare l’utente direttamente sul bracciale IntendiMe, facendolo vibrare e illuminare. Tramite un’App su dispositivo mobile (smartphone, tablet), è possibile poi nominare ogni fonte sonora come si preferisce e regolare l’intensità di luminosità e vibrazione.

Dandy
Questo è un braccio robotico progettato per aiutare persone con difficoltà agli arti superiori a svolgere in autonomia semplici azioni quotidiane, come mangiare e bere. Dandy nasce dal desiderio di Giulia, giovane studentessa quattordicenne, di poter mangiare autonomamente. La sua figura, nella veste di capoprogetto e coprogettista è risultata fondamentale, perché ha permesso di condividere e tradurre una sua reale esigenza in vincoli e obiettivi progettuali per tutto il team.
Il risultato ottenuto, dunque, è un braccio meccatronico a sei assi, movimentati da motori di ultima generazione, sorretto da una struttura semplice e standardizzata e manovrato da un controller disegnato in base alle caratteristiche ergonomiche di Giulia, ma facilmente adattabile a situazioni diverse, grazie alla stampa 3D.

TooWheels
Toowheels è una carrozzina opensource (di libero utilizzo) per persone con disabilità, progettata allo scopo di essere completamente autoproducibile con normali tecniche digital fabrication, come la stampa in 3D. TooWheels ha vinto anche il prestigioso premio dedicato al design industriale Compasso d’Oro 2016.

Safe Walk
Infine, Safe Walk, bastone che aiuta le persone non vedenti o ipovedenti, fornendo indicazioni sensoriali sugli ostacoli presenti durante il loro cammino, sia in ambienti chiusi che all’aperto.
Il dispositivo è dotato di un’elettronica in grado di avvisare l’utente in tempo reale (tramite vibrazione) sulla natura degli ostacoli che si possono incontrare. È dotato inoltre di una doppia rotella anteriore, in grado di dare ulteriori informazioni sensoriali sulle asperità del terreno.
Il sistema, realizzato in lega di alluminio, unisce leggerezza e praticità nell’uso a una notevole robustezza.

Testo già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Makers Faire: sei progetti ‘fai da te’ a vantaggio dei disabili”). Viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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