Già dal mese di ottobre, nell’àmbito del proprio “Osservatorio sui bisogni occupazionali e assistenziali degli adulti”, l’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) ha attivato in via sperimentale uno sportello di consulenza telefonica tenuto dalla psicologa e psicoterapeuta Paola Gherardini.
«Sappiamo quanto sia importante soddisfare tutti gli àmbiti relativi ai bisogni propri di una vita adulta – spiega la stessa Gherardini – ed è quello di cui ci occupiamo da tempo. Tuttavia ultimamente constatiamo che arrivano telefonate da familiari che si trovano di fronte ad improvvisi e rapidi cambiamenti della persona adulta con sindrome di Down (perdita di autonomie personali e sociali, problematiche comportamentali…) o che osservano un lento, ma progressivo deterioramento cognitivo. Come aiutarle? Questo sportello non può risolvere le problematiche portate, ma può contribuire ad accostarle con un approccio complessivo che riconosca le concause presenti, i fattori interni ed esterni (familiari, sociali, ambientali…), per cercare di discernere quanto sia ascrivibile a un fisiologico deterioramento cognitivo (legato ad invecchiamento precoce), quanto invece sia altro, conseguenza ed espressione di una problematica psicopatologica, e quindi per sostenere le famiglie nella ricerca sul proprio territorio degli aiuti più idonei».
«Dopo nove mesi di apertura dello sportello – conclude Gherardini – si potrà fare una sintesi dell’entità e della tipologia delle problematiche, considerandone anche la localizzazione a livello territoriale». (S.B.)
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