Gradito ritorno in scena di “Affari di famiglia”

Tornerà in scena il 25 novembre a Roma “Affari di famiglia”, spettacolo realizzato dall’Associazione Culturale Fuori Contesto, che a due anni dalla prima nazionale, ha già ottenuto numerosi riconoscimenti. «Sei istantanee di donne – racconta la coautrice e regista Emilia Martinelli – che conducono lo spettatore dentro le mura domestiche, condivise appena nella stretta cerchia di parenti e amici, celate al mondo fuori, al vicino di casa. Con tutta la fragilità che avvolge la loro vita, i personaggi urlano, nel silenzio circostante, che la loro storia non è soltanto un affare di famiglia»

Locandina di "Affari di famiglia", Roma, 25 novembre 2016Sono passati quasi due anni da quella prima nazionale a Roma di Affari di famiglia, di cui avevamo raccontato in occasione dell’edizione invernale della manifestazione Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite. E ci sono stati anche parecchi riconoscimenti, per quello spettacolo portato in scena dall’Associazione Culturale romana Fuori Contesto, nato nel 2011 come corto teatrale di Emilia Martinelli sulla relazione tra una madre e un figlio con disabilità in cerca di equilibrio: la finale per il miglior testo e la migliore attrice ai Premi Ecce Dominae e Theatraghon nel 2014, la finale al Premio Nazionale alla Drammaturgia Oltreparola, sempre nel 2014, fino ai premi del pubblico, Confine Corpo e per l’organizzazione (musica) al quattordicesimo Festival Voci dell’Anima di quest’anno.
Da quella prima stesura era nata l’esigenza di spalancare altre porte, altri legami, mettendo insieme più storie, scritte stavolta a quattro mani da Martinelli e Tiziana Scrocca.

In pratica Affari di famiglia entra nelle case di sei donne: Tania è appena diventata mamma, Giovanna di figli non ne vuole, Anna è madre di un figlio con disabilità, Francesca si rifugia in un figlio immaginario, Alina fa la badante e ha lasciato i figli in Romania, Elsa è incinta.
«Queste donne – spiega Emilia Martinelli, regista e coreografa dello spettacolo – si sentono inadeguate, fragili, vulnerabili, pur avendo fatto scelte difficili, ma quando serve, sono capaci di tirar fuori una forza inaspettata. In questa ambivalenza, in questi loro tentennamenti, si sviluppa l’intero spettacolo, attraverso le parole, le immagini e le coreografie che svelano l’intimità delle loro vite in bilico, tramite sei istantanee che conducono lo spettatore dentro le mura domestiche – crude, delicate, non prive di ironia, a volte assurde e sconvolgenti – condivise appena nella stretta cerchia di parenti e amici, celate al mondo fuori, al vicino di casa. Con tutta la fragilità che avvolge la loro vita, i personaggi urlano, nel silenzio circostante, che la loro storia non è soltanto un affare di famiglia».

«Quando ho deciso di mettere in scena Affari di famiglia – racconta ancora la regista – avevo tra le mani un elastico, giocavo con mia figlia a quel gioco in cui si “salta la molla”. Lei volava con quei salti, io rimanevo a terra e ogni tanto la riportavo giù, un po’ per gioco un po’ per stringerla a me. In quell’istante ho capito che quell’elastico esisteva anche quando non giocavamo, era il modo di vederla andare via, ma anche di riportarla a casa. È stato quello il momento in cui lo spettacolo ha preso vita nella mia testa ed è diventato un lavoro sulle relazioni, madre-non madre, madre-figlio, donna-società, e poi sulle quelle relazioni tra noi e il pubblico, la musica e i corpi. Relazioni che ci hanno portato a indagare sui limiti umani, sul loro attraversamento, sul loro superamento, fino ad arrivare a un confine che abbiamo, con questo lavoro, capovolto».

È dunque con grande piacere che segnaliamo la possibilità di rivedere in scena queste “storie al limite”, ciò che accadrà venerdì 25 novembre (ore 21), nel corso di una serata in programma al Teatro Centrale Preneste di Roma (Via Alberto da Giussano, 58).
Scritto, come abbiamo detto, da Tiziana Scrocca ed Emilia Martinelli, Affari di famiglia è diretto da quest’ultima, che cura anche la coreografia, su musiche originali di Federica Principi. Recitano sul palco, insieme a Martinelli e Scrocca, Giacomo Curti e Marco Ubaldi. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fuoricontesto.it.

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