«Da anni stiamo ipotizzando l’avvio di un Piano per la Non Autosufficienza. Finalmente c’è un impegno politico in questo senso, risultato di una pressione molto forte dell’intero movimento delle persone con disabilità. I 500 milioni destinati al Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze per il 2017 rappresentano un traguardo raggiunto con impegno e con lotte di persone con disabilità, loro familiari, associazioni. Non ci lasceremo scippare questa conquista che è il primo tassello per politiche più inclusive e servizi più efficaci».
A dichiararlo è Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che giudica quanto meno offensiva la voce di una riduzione del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, in questi «giorni febbrili di confronto-scontro fra le Regioni e il Ministero dell’Economia», come vengono definiti dalla stessa FISH, con le Regioni che erano state «chiamate a stringenti clausole di salvaguardia», ma che «non sempre né ovunque sono state in grado di rispettarne la perentorietà», mentre il Ministero, da parte sua, «spinge verso un rigoroso e rigido controllo dei conti e del loro equilibrio tentando, di conseguenza, di ridurre i trasferimenti alle Regioni stesse».
«Il primo tentativo – prosegue la nota della FISH – è stato denunciato nei giorni scorsi dal coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni Massimo Garavaglia e riguarda il fronte della Sanità: ridurre cioè i trasferimenti a quest’ultima, proprio all’indomani dell’approvazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e di una Legge di Bilancio che ne prevedeva una già limitata copertura finanziaria. Avendo pertanto incontrato una durissima opposizione da parte delle Regioni, l’attenzione del Ministero sembrerebbe ora spostarsi sul Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (appena poco più di 300 milioni di euro) e su quello per le Non Autosufficienze (500 milioni per il 2017). Voci insistenti, infatti, ne prospettano una riduzione al fine di recuperare almeno 400 milioni», donde la ferma posizione espressa da Falabella.
Anche sul Fondo per le Politiche Sociali, per altro, si esprime con nettezza il Presidente della FISH, sottolineando che il taglio di esso è «un’ipotesi da rispedire con durezza al mittente. Abbiamo infatti sempre ritenuto risibile la destinazione a quel Fondo, che dovrebbe affrontare emergenze, ma, soprattutto, sostenere la qualità delle politiche sociali nel nostro Paese. Si può bene immaginare come possiamo accogliere questa ipotesi che, se concretizzata, sarebbe fonte di ulteriore disparità, emarginazione, diseguaglianza».
Assieme dunque a migliaia di persone con disabilità, la FISH attende dal Governo una netta smentita a quelle voci, che però, al momento, non è ancora arrivata. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.
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