Una Delibera che sosterrà concretamente la Vita Indipendente

È decisamente degna di nota la Delibera approvata dal Comune di Asti, a sostegno dei propri Cittadini con disabilità intellettiva che intraprenderanno percorsi di Vita Indipendente, anche perché i princìpi da essa fissati non resteranno sulla carta, se è vero che tale Atto costituisce il primo passo formale di un progetto strettamente connesso alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che intende riprendere le buone prassi di “VelA-Verso l’Autonomia”, fortunata iniziativa promossa negli anni scorsi sul territorio del Cuneese
Matteo e Davide, Bra, giugno 2016
Matteo e Davide, giovani con sindrome di Down della Provincia di Cuneo, hanno avviato lo scorso anno il proprio ingresso nella Vita Indipendente, dopo avere partecipato al Progetto “VelA-Verso l’Autonomia”, promosso nel Cuneese dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) e attuato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Di tale iniziativa ci si propone oggi di riprendere le buone prassi anche nel territorio di Asti

È decisamente degna di nota la Delibera approvata nei giorni scorsi dal Comune di Asti, a sostegno dei propri Cittadini con disabilità intellettiva che intraprenderanno percorsi di Vita Indipendente.
Nato dalla collaborazione tra il Settore Comunale delle Politiche Sociali, l’Associazione CEPIM Centro Down Asti e il Centro Studi Interdipartimentale per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino – organismo, quest’ultimo, del quale abbiamo segnalato la nascita nel mese di marzo scorso -, l’Atto impegna il Comune piemontese ad assumere un ruolo proattivo nell’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Quest’ultima, vi si legge infatti, «è un documento di portata storica vincolante per i diritti, la dignità, le pari opportunità delle persone con qualsiasi tipo di disabilità».
In particolare la Delibera fa riferimento agli articoli 19 (Vita indipendente ed inclusione nella società) e 27 (Lavoro e occupazione) della Convenzione, sottolineando l’impegno a sostenere «il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone» e «il diritto al lavoro delle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri; segnatamente il diritto di potersi mantenere attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato».

La volontà esplicita, per altro, è che tali dichiarazioni non restino semplicemente sulla carta: nell’impegnare infatti l’Amministrazione Comunale a «sostenere i progetti di Vita Indipendente avviati dai Cittadini con disabilità intellettiva, tenendo saldi i princìpi di personalizzazione e di coprogettazione tra Istituzioni, persone con disabilità e famiglie coinvolte», la Delibera costituisce sostanzialmente il primo atto formale di avvio del progetto denominato 19 PARI! Percorso per il Diritto di Abitare in Autonomia per le Persone con Disabilità, che prende il nome appunto dal diciannovesimo articolo della Convenzione ONU – del quale costituirà un percorso di attuazione – e che è promosso dalla citata Associazione CEPIM Centro Down Asti, in collaborazione con il Centro Down di Alessandria e con il sostegno del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Ateneo torinese.
«19 PARI! – si legge in una nota diffusa dal Comune di Asti – mira a trasferire e a rielaborare, coprogettandole con i soggetti del territorio, le buone pratiche sperimentate con il Progetto VelA-Verso l’Autonomia, promosso negli anni 2014-2016 sul territorio cuneese [di quest’ultimo «Superando.it» ha seguito passo dopo passo gli sviluppi, N.d.R.]. Oltre al sostegno espresso dalla nostra Amministrazione Municipale, centrale in questo percorso che avvierà la sua fase operativa dopo l’estate sarà il ruolo del nostro Settore Politiche Sociali-Servizio Minori e Disabilità, strettamente coinvolto nella coprogettazione e nell’attivazione dei processi fin dalle prime fasi e promotore di progettualità innovative relative alle politiche pubbliche destinate alle persone con disabilità intellettiva». (S.B.)

A questo link è disponibile la Delibera del Comune di Asti di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: centrostudi-divi@unito.it.

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