Alternanza scuola-lavoro e Braille: un binomio possibile

di Gianluca Rapisarda*
Anche nel profondo Sud del nostro Paese, dunque, l’alternanza scuola-lavoro - nello specifico per il tramite del metodo di lettura e scrittura Braille - può e deve contribuire a porre le basi di una società migliore e a misura di tutti e di ciascuno: lo hanno ben dimostrato gli ottimi risultati conseguiti presso il Liceo Galilei di Catania, con il Progetto “Braillando insieme”, che vivrà il 26 maggio il proprio momento conclusivo e che ha impegnato gli studenti, proprio grazie al Braille, in un’iniziativa realmente inclusiva di alternanza scuola-lavoro
Liceo Scientifico Galilei di Catania
Il Liceo Scientifico Galilei di Catania, protagonista del Progetto “Braillando insieme”

Durante un incontro pubblico in programma per il 26 maggio nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Galilei di Catania, verranno presentati alla cittadinanza i risultati della significativa esperienza scolastica denominata Braillando insieme, avviata alla fine di novembre dello scorso anno e ampiamente presentata su queste stesse pagine nei mesi scorsi.
Tale iniziativa, promossa dallo stesso Liceo Galilei della città etnea, si è caratterizzata come unica nel suo genere in Italia, perché – grazie al metodo di lettura e scrittura Braille – ha impegnato per un intero semestre gli studenti di tale scuola in un progetto realmente inclusivo di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale-Stamperia Regionale Braille.
Sfruttando infatti al meglio il “nuovo” Piano Triennale di Formazione Obbligatorio, Gabriella Chisari, dirigente del Galilei, ha deciso di scommettere proprio sulla promozione dell’inclusione degli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), individuandola tra le priorità strategiche da fare acquisire ai propri docenti, mediante apposite iniziative formative.
Al riguardo, il Collegio Docenti ha ritenuto opportunamente che anche la nuova pratica dell’alternanza scuola-lavoro, introdotta nel sistema formativo ed educativo dalla Legge 107/15 (cosiddetta La Buona Scuola), potesse davvero aiutare il Liceo Galilei a raggiungere il nobile scopo di promuovere un modello di scuola più inclusiva e di qualità.

Braillando insieme è stato elaborato in linea con le Direttive Ministeriali e con l’atto di indirizzo dell’istituto scolastico che ne è stato protagonista, prevedendo la realizzazione di una forma di apprendimento basato su quanto indicato nella Strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di tutti e di ciascuno.
Insieme quindi agli amici del Polo Tattile – del quale va ringraziato in particolare il direttore generale Pino Nobile – venticinque studenti della Quarta H del Liceo coinvolto hanno realizzato una mappa tattile della scuola e prodotto in Braille, in Large-Print (a caratteri ingranditi) e in formato digitale alcuni capitoli tratti da diverse opere di Galileo Galilei.
Di qui l’idea di costituire uno staff operativo di classe, che in alternanza presso la Stamperia Regionale Braille e il Polo Tattile Multimediale di essa, ha appreso e sperimentato il “mestiere” della scrittura in Braille e in Large-Print, oltreché della realizzazione di testi digitali in formato accessibile e della produzione grafica multisensoriale, anche in 3D.

Si è trattato, pertanto, di un’opportunità didattica concreta e coinvolgente che è servita ad avvicinare gli studenti al futuro professionale, ma non solo. Infatti, il principale auspicio della dirigente Chisari è che la mappa tattile e i testi in Braille, Large-Print e formato elettronico, realizzati dagli alunni della propria scuola (che in essa saranno gelosamente custoditi), possano fungere da strumento di integrazione e da occasione di stimolo continuo del dibattito sui temi dell’inclusione, dell’uso delle nuove tecnologie digitali accessibili e della progettazione for all (“per tutti”).
Si può dunque dire, in conclusione, che l’alternanza scuola-lavoro, per il tramite del Braille, anche nel profondo Sud del nostro Paese possa e debba contribuire a porre le basi per una società migliore e a misura di tutti e di ciascuno.

Direttore scientifico dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) (direttorescientifico@irifor.eu).

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