Lega del Filo d’Oro: lo slancio per fare ancora di più

La costante crescita registrata nel 2016 in tutti i settori (degli assistiti, dei volontari e dei dipendenti), parallela alla pubblicazione di nuovi dati, che parlano di ben 190.000 persone nel nostro Paese in situazione di sordocecità o con gravi disabilità sensoriali e plurime, danno ancora più slancio alla volontà della Lega del Filo d’Oro di accrescere ulteriormente il proprio impegno e il nuovo Centro Nazionale di Osimo (Ancona), il cui primo lotto diventerà operativo entro la fine del 2017, sarà il primo, importante tassello utile a centrare i vari obiettivi
Bimba seguita dalla Lega del Filo d'Oro
Una bimba seguita dalla Lega del Filo d’Oro, insieme a un’operatrice

«Il 2016 è stato un anno importante per la nostra organizzazione. Si sono poste infatti le basi per guardare al futuro con ottimismo e consapevolezza. Innanzitutto, l’accordo sottoscritto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli per la concessione del finanziamento per il nostro nuovo Centro Nazionale di Osimo ci permetterà di terminare il primo lotto entro il 2017. Poi, lo Studio sulla popolazione di persone con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità, da noi commissionato all’ISTAT, ci ha restituito uno scenario del tutto diverso sulle dimensioni della sordocecità. Prima dell’indagine, infatti, si pensava che questa complessa disabilità riguardasse solo poche migliaia di persone e invece non è così perché riguarda quasi 190.000 persone in Italia. Questo ci obbliga sempre più a farci carico di individuare modalità adeguate per rispondere a un bisogno di assistenza e cura così ampio e dev’essere un importante stimolo per arrivare ai nuovi obiettivi che ci siamo posti».
A dirlo è stato Francesco Marchesi, presidente della Lega del Filo d’Oro, durante l’Assemblea Annuale di tale Associazione, nel corso della quale ha tracciato un bilancio decisamente positivo, rispetto a un 2016 che ha coinciso con una crescita in tutti i settori di attività, a cominciare dal numero degli assistiti.

Entrando infatti nel dettaglio dei dati, va detto che le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che hanno usufruito dei vari servizi dalla Lega del Filo d’Oro nel corso del 2016 sono state 844 e anche i volontari sono aumentati, passando dai 592 del 2015 ai 611 dell’anno appena concluso. In tal senso, come già ampiamente raccontato anche dal nostro giornale, il volontariato rappresenta un valore fondante di questa organizzazione, costituendo un prezioso supporto nelle attività dei Centri Residenziali e dei Servizi Territoriali.
È cresciuto infine anche il numero dei dipendenti dell’Associazione, passato da 570 a 590, grazie soprattutto all’implementazione dei servizi del Centro di Modena e nella nuova Sede Territoriale di Padova.
«I numeri raggiunti lo scorso anno – sottolinea Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro – ci danno la dimensione dell’importanza del lavoro che stiamo portando avanti, fornendoci lo slancio per fare ancora di più. Se infatti durante il 2016 abbiamo assistito un numero sempre maggiore di persone, molte sono ancora in attesa di ricevere cure e assistenza. Il nuovo Centro Nazionale, che incrementerà i posti letto disponibili, e le nuove sedi territoriali di prossima apertura ci permetteranno di ampliare il nostro bacino di azione per essere di aiuto ad altre famiglie in difficoltà».

Ad oggi, è opportuno ricordarlo, la Lega del Filo d’Oro è presente in otto Regioni con cinque Centri Residenziali e gli annessi Servizi Territoriali a Osimo (Ancona), Lesmo (Monza-Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo), oltreché nelle tre sedi territoriali di Roma, Napoli e Padova.
Il già citato nuovo Centro Nazionale di Osimo permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparandola a quella delle principali organizzazioni europee. Con tale struttura, infatti, verranno incrementati i posti letto per i ricoveri a tempo pieno e quelli per la degenza diurna, oltre a raddoppiare i posti del Centro Diagnostico. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Barbara Cimino (b.cimino@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

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