«Chiediamo al più presto l’approvazione di una Legge Regionale che renda la Vita Indipendente un servizio stabile e duraturo, esteso a un numero maggiore di beneficiari, rispetto a quelli attuali, e per avere questo, dovrà essere una Legge opportunamente finanziata, in modo da fugare l’incertezza sul futuro dell’autonomia di tante persone con disabilità, che vogliono decidere come, dove, quando e con chi vivere»: era stata questa l’istanza prodotta non molto tempo fa su queste stesse pagine dal Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, sottolineando come attualmente, nelle Marche, «siano attivi solamente 76 progetti stabili di Vita Indipendente, con altre 131 persone che hanno partecipato o stanno partecipando alla Sperimentazione Ministeriale, la quale ha fornito loro l’assistenza personale autogestita per soli dodici mesi: esse hanno dunque sperimentato un periodo di grande autonomia e indipendenza, ma al termine dell’annualità sono stati costretti a regredire alla situazione precedente. Da parte nostra stiamo lottando per assicurare continuità ai loro progetti, e per farne attivare altri da molte altre persone, che sono in attesa e hanno i requisiti e le motivazioni per fare Vita Indipendente».
Per avere dunque un aggiornamento sulla situazione, i rappresentanti del Comitato hanno incontrato nei giorni scorsi, presso la Regione Marche, Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione Consiliare Permanente e Antonio Mastrovincenzo, che nel mese di giugno dello scorso anno avevano presentato la Proposta di Legge Regionale 66/16 (Interventi regionali per favorire la Vita Indipendente delle persone con disabilità).
«Per l’occasione – si legge in una nota del Comitato – abbiamo evidenziato ai nostri interlocutori l’importanza e l’urgenza dell’approvazione della Legge e la necessità di istituire per essa un fondo ad hoc, che possa assicurare dignità e assistenza adeguata. Abbiamo inoltre ricordato loro che, negli ultimi mesi, lo stesso presidente Mastrovincenzo, insieme a Francesco Giacinti (presidente della I Commissione Consiliare Permanente), hanno presentato al Consiglio Regionale una mozione per l’adesione ai princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».
A tale mozione, lo ricordiamo, avevamo dato ampio spazio anche nel nostro giornale, ricordando come il testo di essa intendesse appunto impegnare la Giunta Regionale, «in attuazione ai principi della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità: a promuovere l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità che ponga i principi base della Convenzione a fondamento delle scelte politiche in tutti i settori di intervento; ad includere le politiche in favore delle persone con disabilità in tutti i settori dell’azione politica; a sviluppare politiche di inclusione attiva delle persone con disabilità nella vita sociale anche attraverso appositi progetti di inserimento lavorativo; a sottolineare il ruolo fondamentale della scuola e delle altre agenzie educative e di mass media nella promozione della cultura dell’inclusione e delle piena realizzazione dei diritti di tutti; a promuovere, presso tutti gli Assessorati, un’azione mirata a implementare la consapevolezza che è responsabilità di ciascuno rendere effettiva l’inclusione dei soggetti in difficoltà e l’abbattimento di tutte le barriere sia fisiche che culturali».
Nello specifico della Vita Indipendente, il Comitato Marchigiano sottolinea poi come «in quella stessa mozione si scriva che “il progetto Vita Indipendente ha sperimentato percorsi innovativi di autonomia finanziando, in collaborazione con i Comuni di residenza, l’assunzione di personale formato ad hoc direttamente dall’interessato il cui compito principale è quello di garantire la maggior autonomia possibile alla persona con disabilità, facendogli sperimentare anche opportunità e possibilità a volte impensabili”. Auspichiamo pertanto che tale mozione venga approvata al più presto, poiché da quel momento il Consiglio e la Giunta Regionale saranno obbligati ad operare scelte a sostegno dei diritti delle persone con disabilità, incluso il diritto alla Vita Indipendente».
«Abbiamo infine evidenziato a Mastrovincenzo e Volpini – viene sottolineato dal Comitato – che la Vita Indipendente comporta notevoli risparmi di spesa, rispetto ad altre modalità di assistenza: il ricovero in istituto (che equivale a vivere reclusi senza aver commesso reati), costa infatti persino il triplo! Quindi finanziare la Legge rappresenterebbe un investimento, e non un costo».
I rappresentanti istituzionali hanno confermato la propria disponibilità ad approvare al più presto la Legge, dando appuntamento a un nuovo incontro da programmare nel mese di settembre, data entro la quale avrebbero assicurato il reperimento dei fondi necessari a finanziare la norma. «Parole purtroppo quasi identiche – è l’amara constatazione del Comitato – a quelle pronunciate durante un incontro simile, avvenuto circa un anno fa…».
Subito dopo la riunione, in ogni caso, l’organizzazione marchigiana ha inviato ad Antonio Mastrovincenzo e a Francesco Giacinti una lettera per sollecitare l’approvazione in Consiglio Regionale della citata mozione di adesione alla Convenzione. «Abbiamo inoltre chiesto al presidente della Regione Luca Ceriscioli, a Fabrizio Cesetti, assessore regionale al Bilancio e allo stesso Giacinti un incontro urgente per un costruttivo confronto circa l’istituzione di un fondo che finanzi ampiamente e stabilmente la Legge. Questa nostra è l’ennesima richiesta d’incontro: se non verremo ricevuti al più presto, saremo costretti ad azioni più incisive rispetto alle modalità “diplomatiche” con cui abbiamo agito fino ad ora». (S.B.)
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