Veneto: rivedere l’applicazione dei nuovi LEA

«Le disposizioni attuative di quella Deliberazione di Giunta Regionale rischiano di determinare ripercussioni negative sulle persone con disabilità che richiedono prestazioni di ausili»: si apre così una lettera con cui la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) chiede un incontro all’Assessore alla Sanità e alla Programmazione Socio Sanitaria della propria Regione, per discutere il provvedimento con il quale la Regione stessa ha recepito il Decreto del Presidente del Consiglio che ha fissato i nuovi LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza)

Particolare di uomo in carrozzina«Le disposizioni attuative di quella Deliberazione di Giunta Regionale rischiano di determinare ripercussioni negative sulle persone con disabilità che richiedono prestazioni di ausili»: si apre così una lettera inviata da Sonia Zen, presidente della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a Luca Coletto, assessore alla Sanità e alla Programmazione Socio Sanitaria della propria Regione.
Il riferimento è alla Deliberazione n. 428 prodotta qualche tempo fa dalla Giunta Regionale, che recepisce e contiene le prime disposizioni attuative, relative al Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) che all’inizio di quest’anno ha fissato i nuovi LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza), testo, quest’ultimo, già messo in discussione su molti aspetti, da parte della stessa FISH Nazionale, come abbiamo riferito su queste pagine.

Nello specifico, la FISH Veneto sottolinea come la situazione creata da quel provvedimento regionale renda necessario «definire in modo chiaro e uniforme sul territorio regionale le procedure di erogazione degli ausili, che devono considerare l’appropriatezza dell’ausilio rispetto ai bisogni del cittadino, riducendo così i costi sociali ed economici di lungo periodo, e non privilegiare il solo aspetto contabile. In assenza, per altro, di un’interlocuzione con i soggetti coinvolti, la Deliberazione n. 428 rischia di aggravare la situazione e di togliere agli ausili la loro natura di “strumenti di cittadinanza”».
Un incontro urgente viene dunque richiesto dalla Presidente della FISH Veneto, per sottoporre all’Assessore Regionale «alcune proposte, tese a fare in modo che la nuova normativa abbia un basso impatto negativo sull’utenza». (S.B.)

A questo link è disponibile il testo integrale della lettera inviata dalla Presidente della FISH Veneto all’Assessore Regionale alla Sanità e alla Programmazione Socio Sanitaria. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishveneto@libero.it.

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