Come informa la LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la Regione Lombardia ha approvato le Linee Guida per lo svolgimento dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, già di competenza delle Province, tramite un Decreto che mette a disposizione 8 milioni e mezzo di euro per l’anno 2017, per garantire tali servizi. «È decisamente positivo – commenta Alberto Fontana, presidente della LEDHA – che la Regione Lombardia abbia preso l’iniziativa per risolvere un problema molto grave, riguardante tanti bambini e ragazzi con disabilità».
In sostanza, le citate Linee Guida indicano con precisione le competenze, mettendo a disposizione risorse adeguate per affrontare la copertura economica dei servizi. Secondo la LEDHA, «ci sono quindi tutte le premesse necessarie per garantire agli alunni e agli studenti con disabilità di tutte le scuole lombarde il diritto a frequentare la scuola in condizioni di parità con i loro compagni».
Nel dettaglio del provvedimento, e in coerenza con quanto previsto dalla Legge Regionale della Lombardia 15/17, le competenze dei vari servizi, che erano già delle Province, sono state attribuite in parte ai Comuni e in parte alle nuove ATS (Agenzie di Tutela della Salute), che hanno assunto alcuni oneri delle ex ASL.
I Comuni dovranno garantire il cosiddetto servizio di assistenza ad personam (“assistenza per l’autonomia e la comunicazione”) e il trasporto per tutti gli studenti con disabilità che ne abbiano bisogno e che frequentino le scuole superiori e i corsi di formazione professionale, analogamente a quanto già garantito agli studenti con disabilità delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le ATS, invece, dovranno garantire l’insieme di servizi necessari all’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità sensoriale in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Dal canto loro, le famiglie interessate potranno rivolgersi alle scuole per richiedere l’attivazione dei servizi di cui i loro figli hanno bisogno e diritto: saranno poi le scuole stesse a mettersi in relazione con i Comuni per l’organizzazione effettiva del servizio.
A questo punto, la principale criticità è legata al poco tempo a disposizione per concretizzare i provvedimenti indicati dalle Linee Guida Regionali. «Mancano infatti poco più di due mesi all’inizio del nuovo anno scolastico – sottolinea Fontana – ed è importante che gli Enti coinvolti collaborino attivamente per recuperare il tempo perduto e fare in modo che i servizi rivolti agli alunni e studenti con disabilità vengano tutti attivati in tempo».
In conclusione, è degno di nota anche un ulteriore passaggio delle nuove Linee Guida, in quanto coinvolge le Associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari all’interno di un gruppo di monitoraggio, che permetterà di segnalare tempestivamente eventuali situazioni problematiche e anche di verificare quanto le previsioni tecniche delle stesse Linee Guida potranno essere modificate e migliorate in corso d’opera, per venire meglio incontro alle esigenze dei bambini e ragazzi coinvolti.
«La speranza è che – concludono dalla LEDHA -, a partire dal prossimo anno scolastico l’attenzione di tutti non debba più concentrarsi sulla presenza o meno delle risorse necessarie, che a questo punto dovrebbero essere garantite, ma a come queste dovranno essere utilizzate, per realizzare realmente percorsi di inclusione scolastica. Il testimone passa quindi alle scuole, agli Enti Locali e alle ATS che, di concerto con la Regione, dovranno lavorare rapidamente, per garantire una regolare partenza del prossimo anno scolastico. Per tutti. Dal primo giorno di scuola!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).
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