Anche per questa estate, il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’IRIFOR, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), su impulso del presidente e del vicepresidente nazionale di quest’ultima, Mario Barbuto e Massimo Vita, ha bandito un massiccio finanziamento per i suoi ormai consolidati e riusciti “campi solari” (o “campi educativi-riabilitativi estivi”) destinati a ragazzi e adulti con disabilità visiva, anche con minorazioni aggiuntive.
«Questa particolare area d’intervento del nostro Istituto – spiega Gianluca Rapisarda, direttore scientifico dell’IRIFOR – comprende una serie di attività la cui finalità è la realizzazione di iniziative che, per la propria caratteristica educativa e riabilitativa, possono favorire, o addirittura accelerare, il reale inserimento sociale delle persone minorate della vista. In questo àmbito si colloca il sostegno da noi offerto anche alle problematiche della pluridisabilità, mediante la realizzazione di interventi studiati appositamente per tale categoria di utenti».
Anche quest’anno il criterio guida per l’assegnazione dei contributi (per un importo totale di 500.000 euro) è stato quello di privilegiare le iniziative che, disponendo di un cofinanziamento esterno nella misura del 50% del costo, coinvolgono soggetti pluridisabili per almeno la metà dei partecipanti: in tal modo, durante questa estate, sarà possibile realizzare una trentina di campi educativi-riabilitativi estivi, con diverse centinaia di persone con disabilità visiva, di cui gran parte con disabilità plurime, impegnate per un numero complessivo di circa 6.000 giornate di soggiorno in tutta Italia.
«Si tratta di una tipologia di attività – sottolinea ancora Rapisarda – indicativa della presenza dell’IRIFOR sul territorio, come è testimoniato dalla distribuzione geografica pressoché ormai omogenea delle diverse iniziative lungo tutta la nostra penisola [a questo link è disponibile il riepilogo dei campi IRIFOR per il 2017, N.d.R.]».
In sostanza, questa iniziativa dell’IRIFOR si caratterizza per l’utilizzo di metodologie innovative nell’approccio, sia alle tematiche della minorazione visiva che a quelle della pluridisabilità, ciò che è possibile mediante l’impiego di figure specializzate (istruttori di orientamento e mobilità e di autonomia personale; psicologi; psicomotricisti; terapisti della riabilitazione; logopedisti; educatori; tiflologi) e l’integrazione di vari momenti formativi e di socializzazione, indirizzati alla realizzazione di un’esperienza fondamentale per l’inclusione e l’acquisizione di dignitose autonomie da parte delle persone con disabilità visiva, anche in presenza di pluridisabilità.
«È utile aggiungere – ricorda Rapisarda – che tali interventi vengono organizzati in modo da rispettare al meglio i bisogni dei partecipanti, attraverso l’individuazione di target specifici (ad esempio l’età anagrafica o il grado di gravità della disabilità) e secondo diverse tipologie organizzative, in modo da assicurare l’omogeneità dei partecipanti, delle loro necessità e, conseguentemente, una maggiore efficacia delle attività. Nel corso di soggiorni simili, invero, i giorni trascorsi nelle località prescelte consentono ai partecipanti di condividere problematiche e strategie per la soluzione delle stesse, in un contesto di apprendimento favorito dal clima di positiva attesa che costituisce la cornice di ogni iniziativa».
Da ricordare, in conclusione, che i ragazzi e gli adulti con disabili visività e pluridisabilità, coinvolti in tali iniziative, alloggiano di norma in spaziosi bungalow o in appartamenti attrezzati di ogni comfort. I villaggi prescelti sono per lo più immersi nella ricca vegetazione mediterranea, direttamente sul mare con spiaggia privata e piscina scoperta, oppure in montagna. Sono previste anche interessanti gite e piacevoli escursioni e al termine delle attività, si tiene sempre un incontro con i genitori, per discutere e fornire nozioni fondamentali circa l’autonomia e le difficoltà eventualmente riscontrate dalle persone durante i “campi solari”. Infine, per le famiglie che ne facciano richiesta, ci sono incontri individuali e di supporto, centrati su interventi specifici relativi all’educazione e alla crescita della persona, ragazzo o adulto che sia. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: direttorescientifico@irifor.eu.