Era arrivato anche sugli schermi di Raitre, all’inizio di quest’anno, e ora ha ottenuto un prestigioso riconoscimento, vale a dire il 3° Premio Internazionale Spotlight Documentary Film Awards, iniziativa che punta a valorizzare e a promuovere il lavoro dei registi emergenti, in particolare nella produzione di documentari: è un percorso davvero fortunato – e quanto mai utile a sensibilizzare sui diritti delle persone con disabilità – quello di Diritto ai diritti, documentario diretto da Christian Angeli e realizzato dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), che racconta, come abbiamo già ampiamente riferito a suo tempo, il percorso dell’omonimo progetto della stessa AIPD, dedicato alla promozione della partecipazione politica, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da quello della Salute.
Il filmato (si può vederlo a questo link) dura 53 minuti, ed è un racconto sulle riflessioni, le speranze e le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità intellettiva nel vedere riconosciuto il proprio diritto di voto ed esprimere le proprie opinioni politiche.
La narrazione riguarda in particolare le vicende di quattro giovani adulti con sindrome di Down partecipanti al progetto dell’AIPD – Paolo, Claudia, Renata e Leonardo – e il loro incontro con alcuni rappresentanti del mondo politico, in cui danno voce ai desideri e ai bisogni delle persone con disabilità intellettiva, che sono poi i desideri di ogni persona adulta: lavoro, casa e partecipazione.
Un’iniziativa, quindi – sia il progetto che il documentario da esso tratto – voluta allo scopo di mettere a disposizione delle persone adulte con sindrome di Down gli strumenti utili a comprendere cosa sia la cittadinanza e cosa possano fare per agire come cittadini attivi, esercitando i propri diritti ed esprimendo liberamente le proprie scelte. Perché «essere cittadini attivi, consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità – come era stato sottolineato da Carlotta Leonori, responsabile del progetto – è il modo migliore per dimostrare che anche una persona con sindrome di Down può diventare adulta».
Nei vari momenti del Progetto Diritto ai Diritti, lo ricordiamo, sono stati coinvolti in totale trentaquattro cittadini con sindrome di Down, afferenti alle Sezioni AIPD di Arezzo, Bari, Belluno, Caserta, Catanzaro, Latina, Mantova, Messina, Oristano, Pisa, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Termini Imerese, Treviso, Venezia e Versilia. Il documentario, inoltre, è stato già proiettato in ben 22 Sezioni dell’Associazione. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).