Dopo una consultazione pubblica svoltasi dal 4 agosto al 9 settembre dello scorso anno, l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha recepito varie osservazioni dei cittadini, degli esperti e delle Federazioni e Associazioni che rappresentano le persone con disabilità – in particolare la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e l’ADV (Associazione Disabili Visivi, essa stessa aderente alla FISH) -, pubblicando il 7 luglio scorso la ricca e articolata Circolare n. 3/17 (Raccomandazioni e precisazioni sull’accessibilità digitale dei servizi pubblici erogati a sportello dalla Pubblica Amministrazione, in sintonia con i requisiti dei servizi online e dei servizi interni), nella quale si indicano le caratteristiche di accessibilità, fruibilità ed efficacia che i servizi erogati a sportello devono soddisfare, operando senza discriminazioni.
Sembrerebbe tutto scontato, tutto già normato, e ciò in parte è vero, ma in realtà mancava una vera e propria raccolta ufficiale, orientata ai servizi e riguardante diversi aspetti, previsti sia dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, sia dalla Legge antidiscriminazione (67/06), che dalla normativa sull’accessibilità digitale di strumenti e applicazioni digitali (Legge 4/04, cosiddetta “LeggeStanca”) e dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
Una particolare attenzione è stata data agli aspetti inerenti l’identificazione della persona e la possibilità, riconosciuta a tutti i cittadini utenti di tali servizi, di esprimere la propria volontà in autonomia.
Nella citata Circolare, infatti, si raccomanda che i vari tipi di servizi siano erogati attraverso tutti i possibili canali di comunicazione, per favorire l’inclusione dei cittadini e facilitare l’uso degli strumenti disponibili.
A chi non è mai accaduto che il personale degli uffici non fosse pronto e in grado di rivolgersi alle persone con difficoltà, non solo disabili, ma anche anziani e poco scolarizzati? Nella Circolare 3/17, dunque, si presta un’importante attenzione anche alla formazione del personale, oltre che agli strumenti che la tecnologia ormai mette a disposizione per migliorare la vita quotidiana autonoma; vengono inoltre suggeriti esempi concreti di strumenti alternativi, per gestire le attese a sportello, facilitare la mobilità all’interno degli uffici, mediante la predisposizione di eventuali postazioni attrezzate con opportune tecnologie assistive per le persone con diverse disabilità, indicando un’ampia scelta di possibilità, sia tecnologiche che umane, al fine di consentire a tutti di portare a termine in autonomia una pratica burocratica in ogni sua parte.
In particolare, le raccomandazioni e le precisazioni riguardano le seguenti tipologie di servizi:
– servizi a sportello erogati da dipendenti attraverso l’utilizzo di tecnologie ICT, nei casi in cui gli utenti vi accedano fisicamente;
– servizi online erogati agli utenti attraverso tecnologie ICT;
– servizi interni di supporto ai servizi allo sportello e a quelli ICT.
Gli Enti Pubblici saranno ora tenuti ad ottemperare alle indicazioni e dunque non esistono più alibi: questa Circolare, infatti, espone con chiarezza le varie possibilità per garantire il rispetto delle norme riguardanti gli aspetti sopracitati, proponendo diverse soluzioni e interventi.
Fiduciosi, quindi, sul lavoro che dovrà seguire alla pubblicazione di questo documento, ci aspettiamo che quanto emanato dall’AgID trovi concreta applicazione, anche in previsione di future nuove e innovative modalità di erogazione di servizi a sportello.