Sono una persona con disabilità motoria, che si muove solo in carrozzina, e qualche giorno fa mi sono recata con mio marito al Castello di Melfi (Potenza), per visitare il Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”.
Lì sono stata accolta con grande cortesia dal personale del Museo, che mi ha indirizzata al percorso di visita. Tutto bene al piano terra e al primo piano, che grazie all’ascensore, ho potuto visitare completamente. La sorpresa negativa, però, è arrivata al secondo piano, dove ho dovuto scoprire, con grande disappunto, che la metà del piano stesso era inaccessibile a chi si muove in sedia a rotelle. I possibili punti di accesso presentano infatti rampe di tre gradini ciascuna, insormontabili con qualunque tipo di sedia, e non mi si parli di farsi dare una mano per “sollevare il disabile”, che non è un pacco da movimentare!
Ma la cosa che mi ha fatto veramente infuriare è che i servizi igienici per disabili sono siti proprio nell’area inaccessibile! E questa è veramente una brutta mancanza di rispetto per chi ha problemi come i miei.
Vorrei dunque sapere chi ha messo la propria firma per attestare l’agibilità del Museo: sarebbe bastato infatti un po’ di comune buon senso per rendersi conto del problema e risolverlo, con la creazione di un semplice scivolo su ognuna delle rampe.
In quanto alla Carta dei Servizi del Museo, ecco cosa riporta: «Accessibilità: per persone diversamente abili il Museo è dotato di un ascensore che consente di accedere alle sale del 1° piano e solo in parte a quelle del 2°, previa richiesta al personale di vigilanza, e di servizi igienici dedicati». Questa affermazione («previa richiesta al personale di vigilanza») dà la sgradevolissima sensazione di qualcuno che “mette le mani avanti”, anziché compiere le semplicissime azioni di propria competenza che avrebbero potuto risolvere il problema dell’accessibilità completa; e in ogni caso, oggi come oggi i servizi igienici dedicati alle persone con disabilità sono inaccessibili.
Peccato! Perché l’allestimento del Museo è bellissimo e tutto il materiale esposto è interessantissimo.
Il Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino” è ubicato nel Castello di Melfi (Potenza), che custodisce testimonianze archeologiche rinvenute nella zona del Vultue, riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno. Di proprietà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal dicembre del 2014 è gestito dal Polo Museale della Basilicata.