È stato dunque presentato in una sede prestigiosa come quella della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, l’importante progetto per l’inclusione culturale denominato Cinemanchìo, come avevamo segnalato nei giorni scorsi.
Si tratta, lo ricordiamo, dell’esito di un lungo lavoro, partito da lontano, e documentato via via anche dal nostro giornale (basti leggere qui a fianco l’elenco dei più recenti contributi dedicati al tema), svolto in sinergia dalle Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile, Blindsight Project e Red, impegnate ormai da tempo a promuovere progetti volti a rendere accessibili i prodotti culturali alle persone con disabilità sensoriali e cognitive.
«Cinemanchìo – spiega il coordinatore Stefano Pierpaoli, presidente di Consequenze – è sostanzialmente un progetto sviluppato per garantire a centinaia di migliaia di persone la partecipazione attiva e continuativa all’offerta culturale in Italia, attraverso la sottotitolazione per persone sorde e ipoudenti, l’audiodescrizione per persone cieche e ipovedenti e l’adattamento ambientale delle sale cinematografiche per le persone con disabilità cognitive, quali l’autismo. Tramite un’iniziativa concreta ed efficace, miriamo dunque a stimolare la messa a sistema di questo modello, da una parte sensibilizzando il Legislatore al perfezionamento della recente Legge sul Cinema [Legge 220/16, N.d.R.], dall’altra il mondo della produzione, della distribuzione e degli esercenti cinematografici, per realizzare in modo sistemico la resa accessibile del prodotto filmico».
La proposta di Cinemanchìo si concretizzerà pertanto in vari punti, dalla realizzazione di sottotitolaggio e audiodescrizione per almeno quaranta film a stagione all’organizzazione di proiezioni per almeno una domenica al mese tramite il sistema Friendly Autism Screening (un particolare adattamento dell’ambiente che rende possibile alle persone con autismo la visione dei film in serenità); e ancora, dalla creazione di una struttura formativa per il sottotitolaggio e l’audiodescrizione e per altre attività correlate, fino alla realizzazione di un festival tematico internazionale.
Da ultimo, ma non ultimo, l’iniziativa sarà partner ufficiale della prossima Festa del Cinema di Roma e del Torino Film Festival.
A Venezia, dunque, si è avuta la presentazione ufficiale, cui hanno partecipato – insieme ai componenti delle Associazioni coinvolte – anche un esponente del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo e rappresentanti ad alto livello di due grandi Associazioni come l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’ENS (Ente Nazionale Sordi). «A tal proposito – sottolinea Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project – credo sia particolarmente importante sottolineare come Cinemanchìo abbia unito alcune grandi Associazioni, e in primis quelle che si occupano da sempre di disabilità sensoriali, come appunto l’UICI e l’ENS. Questo, infatti, mi sembra un buon traguardo affinché, dopo anni di sensibilizzazione e poche sparute occasioni di proiezioni accessibili, spesso realizzate o volute in modo quasi “pionieristico” dalla nostra Associazione, da Consequenze o da Torino + Cultura Accessibile, si passi finalmente ai fatti».
«Abbiamo imparato tutti noi italiani – prosegue Raffaeli – che anche se una legge prevede un diritto, alla fine poco cambia. Per questo, in attesa che l’Italia abbia una seria Legge sul Cinema, si muove Cinemanchìo, una proposta doverosa, vista la richiesta proveniente da chi vive una disabilità sensoriale o è affetto da autismo». «A Venezia – conclude – è stato importante che tutti gli interlocutori presenti abbiamo affermato insieme il diritto allo spettacolo e alla cultura. La nostra epoca così tecnologica, infatti, non consente più scuse, e sono convinta che, quando tutti avranno capito che l’accessibilità di un film o di una sala è solo un valore aggiunto, quello sarà il momento in cui si potrà iniziare a parlare di inclusione e integrazione anche in Italia».
Insieme a Laura Raffaeli, era presente a Venezia anche Simona Zanella, vicepresidente e responsabile nazionale del settore Cani Guida per persone con disabilità visiva di Blindsight Project. Entrambe, naturalmente, sono arrivate con il loro cane guida, per dare un ulteriore preciso segnale, ovvero per ribadire ancora una volta che questi animali devono poter entrare per legge (Legge 37/74, poi integrata e modificata dalla 376/88 e infine dalla 60/06), in tutti gli esercizi aperti al pubblico, compree le sale cinematografiche, i teatri e altri luoghi dove si tenga uno spettacolo.
L’auspicio, quindi, è che la presentazione di Cinemanchìo abbia contributo a fare abbattere quest’altra barriera, legata appunto alla presenza del cane guida al cinema.
Da segnalare, infine, che il progetto pilota – patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, sostenuto dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e realizzato in collaborazione con UCI Cinemas, oltre ad avvalersi della partnership sociale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) – prevede la realizzazione di percorsi di accessibilità in quattro importanti città italiane e partirà già in questo mese di settembre, con la resa accessibile del film La musica del silenzio di Michael Radford, con Antonio Banderas e Luisa Ranieri, biopic sulla vita del tenore Andrea Bocelli, distribuito da QMI dal 18 settembre. Su un altro versante, invece, si procederà la domenica mattina con le proiezioni Friendly Autism Screening dedicate ai bimbi, nel circuito di UCI Cinemas.
E dal punto di vista degli incontri/dibattito, è in programma anche il 22 settembre a Torino il convegno intitolato Informazione Cultura e Accessibilità. Informarsi per informare, curato da Torino + Cultura Accessibile, in collaborazione con l’ANFFAS Piemonte (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e con l’Associazione Oltre la Forma, di cui abbiamo già riferito in altra parte del giornale. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@blindsight.eu (Massimiliano Bellini).
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