«Home Special Home è la “casa per l’autismo” che abbiamo sempre sperato di realizzare per i nostri figli e grazie all’impegno delle famiglie, alle molte donazioni ricevute, agli importanti partner di progetto e alla fiducia della Regione Friuli Venezia Giulia e degli Amministratori locali, tutto questo diventerà una splendida realtà per il territorio e per molte famiglie dell’autismo. Riusciremo infatti ad ospitare fino a cinquanta persone».
Poco meno di un anno fa, si era espressa così, sulle nostre pagine, Elena Bulfone, presidente di ProgettoAutismo FVG (Friuli Venezia Giulia), presentando pubblicamente la nuova “casa per l’autismo” di Feletto Umberto (Udine).
Come avevamo spiegato in un nostro precedente ampio servizio, si tratta in sostanza di un centro che già opera a favore di una ventina di persone con autismo, attraverso fondi regionali, e che sta via via per diventare una vera e propria struttura polifunzionale accessibile per l’autismo sia di giorno che per la notte.
A lavori conclusi, vi troveranno spazio complessivamente gruppi-appartamento per “settimane respiro” e per il “Dopo di Noi”, laboratori abilitativi, un atelier artistico, una palestra, un centro convegni, una sala musica, una mensa e una grande cucina-laboratorio, oltre a spazi di relax per genitori. E vi sarà anche un appartamento offerto in uso permanente e gratuito all’ASUIUD (Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine), riservato a una persona accompagnata da un educatore per il servizio di help care nei giorni di sollievo familiare e nelle emergenze.
Ora si sta per vivere una nuova importante tappa, grazie all’inaugurazione in programma per domani, 23 settembre (ore 11), del Centro Diurno, in attesa di proseguire già dal prossimo mese di ottobre, con un nuovo lotto di lavori, per la realizzazione dei gruppi appartamento.
«Home Special Home – spiega Bulfone – è una realtà unica ed esportabile che ha caratteristiche innovative di gestione in sharing economy*, sia per quanto riguarda gli spazi, sia rispetto alla gestione dei servizi e a quella economica e amministrativa. politiche pubbliche, specie quelle del welfare. In altre parole, la rete di servizi che intendiamo offrire determina un diverso equilibrio fra mercato, Stato e società, con un fine che non è il guadagno, ma l’accessibilità a servizi per l’autismo che attualmente non ci sono, nella prospettiva di un cittadino che sia allo stesso tempo fruitore e produttore dei servizi stessi».
«In qusto progetto – aggiunge la Presidente di ProgettoAutismo FVG – si compartecipano le risorse private dei genitori e quelle pubbliche di Regione e Ambito Socio-Assistenziale, per abbattere i costi di gestione e rendere appunto possibile la fruizione di servizi altamente qualificati alle famiglie di persone con autismo. È una vera e propria “casa per l’autismo” pensata dagli stessi genitori dei ragazzi e realizzata da professionisti dell’edilizia e della disabilità, ricevendo anche il placet del CRIBA FVG (Centro Regionale d’Informazione sul Benessere Ambientale del Friuli Venezia Giulia)».
La rete dei servizi, del resto, è da sempre uno dei pilastri di ProgettoAutismo FVG, che all’interno delle varie attività promosse dai genitori di persone con autismo, da psicologi e pedagogisti, da logopedisti, educatori e professionisti per i laboratori, coinvolge anche tirocinanti e alcune importanti Università del Triveneto convenzionate, oltre ai volontari del Servizio Civile Nazionale e Solidale, a quelli dell’Istituto Malignani di Udine (con il progetto del Mo.Vi.) e ai tirocinanti dell’Istituto Percoto e Ceconi di Udine e numerose volontari.
«L’obiettivo – conclude Bulfone – è segnatamente quello di creare progetti di vita per persone con autismi a basso, medio e alto funzionamento e sindrome di Asperger, attraverso una rete di servizi con obiettivi individualizzati e la creazione di spazi e attività ad hoc, non standardizzate come invece avviene in molte realtà del settore».
Dare dunque risposte concrete alle famiglie di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico è la priorità costante di questa Associazione friulana, che domani vivrà un’altra importante tappa di questo percorso, con l’inaugurazione del nuovo Centro Diurno, intitolato a San Luigi Scrosoppi, santo friulano della carità, che si dedicò in particolare all’assistenza professionale e all’educazione degli ultimi. (S.B.)
*In termini generali, parlando di “sharing economy” si fa riferimento a un nuovo modello economico, capace di rispondere alle sfide della crisi e di promuovere forme di consumo più consapevoli, basate sul riuso invece che sull’acquisto e sull’accesso piuttosto che sulla proprietà.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@progettoautismofvg.it.
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