Dal 2 all’8 ottobre è in programma la Seconda Settimana Nazionale della Dislessia, evento promosso dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), che ormai da vent’anni è impegnata ad accrescere la consapevolezza e la sensibilità nei confronti della dislessia e degli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) (se ne legga ampiamente anche nel box in calce).
Come già nell’edizione d’esordio dello scorso anno, anche questa volta è previsto un articolato programma che includerà circa 400 iniziative di informazione e sensibilizzazione in 88 Province italiane, a cura delle varie Sezioni dell’AID. Saranno inoltre circa 300 gli Enti Pubblici e le Istituzioni Scolastiche coinvolte come partner dell’iniziativa.
«Quest’anno – spiegano dall’AID – l’evento si propone di mettere in luce le potenzialità dei bambini e dei ragazzi con DSA, piuttosto che le loro difficoltà. Infatti, i ragazzi con DSA hanno un diverso modo di apprendere e per loro sono necessarie strategie differenti rispetto a quelle usate canonicamente. Comprendere le loro difficoltà e il loro modo di pensare, creativo e divergente, permette di trovare nuove risorse e di fare la differenza, nel percorso verso l’inclusione e il successo scolastico e lavorativo. Da qui l’idea di leggere l’acronimo che identifica i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, DSA appunto, da un altro punto di vista, ovvero “DSA? Diverse Strategie d’Apprendimento”. Conoscerle, quindi, per fare la differenza».
Da ricordare che anche quest’anno la Settimana Nazionale si terrà in concomitanza con l’European Dyslexia Awareness Week, promossa dall’EDA (European Dyslexia Association). (S.B.)
A questo link è disponibile una mappa di tutti gli eventi in programma per la Seconda Settimana Nazionale della Dislessia, in costante aggiornamento. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AID – LIFE (Anna Morabito), amorabito@lifecommunication.agency; Comunicazione AID (Gabriele Brinchilin), comunicazione@aiditalia.org.
La dislessia, gli altri disturbi specifici di apprendimento e l’AID
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima colpisca circa 1.900.000 persone. L’Associazione lavora in particolare per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA. È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici). (S.B.)