Cosa si intende esattamente per “tecnologie assistive”? Come scrivono dalla Lega del Filo d’Oro, «sono l’insieme di tutte quelle innovazioni tecnologiche, comprese le applicazioni degli smartphone o dei tablet o ancora la domotica o la robotica, che non sono state inizialmente concepite per le persone con disabilità, ma che possono diventare – anche in una forma modificata e adattata per la specifica necessità – di fondamentale importanza per queste persone, permettendo loro di uscire dall’isolamento e di avere una migliore qualità di vita. Per questa ragione le tecnologie assistive e le ricerche scientifiche sull’applicazione nella riabilitazione delle persone con gravi disabilità rappresentano una risorsa efficace ed importante in grado di rimuovere ostacoli e produrre facilitazioni nel complesso rapporto delle persone con disabilità plurime con l’ambiente di vita quotidiana. Nel caso delle condizioni di gravi disabilità, esse possono diventare uno strumento indispensabile per favorire l’indipendenza».
Proprio la Lega del Filo d’Oro – organizzazione pioniera nell’applicazione delle tecnologie assistive per le terapie riabilitative delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali – ha promosso da oggi, 4 ottobre, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana, e fino al 6 ottobre, la Prima Conferenza Internazionale “evidence based” sul tema delle tecnologie assistive e delle disabilità nel nostro Paese (ATAD First International Conference), evento organizzato insieme alla Taylor & Francis Group International Journal of Development Disabilities e in collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Ateneo ospitante, allo scopo appunto di mettere in luce i principali studi condotti dai maggiori scienziati del mondo, sull’applicazione delle tecnologie assistive per la riabilitazione delle persone con disabilità.
«A fronte di avanzamenti tecnologici straordinari che vediamo ogni giorno – viene sottolineato ancora dalla Lega del Filo d’Oro -, abbiamo sempre più bisogno di studi e ricerche che mettano in evidenza le effettive potenzialità delle nuove tecnologie applicate alla riabilitazione e alla cura delle persone con disabilità, per generare nuovi campi di applicazione e direzioni di sviluppo. Dal canto nostro, lavoriamo da oltre quarant’anni per l’attuazione di ricerche in campo biomedico, psicopedagogico, tecnologico-riabilitativo e sociale, con l’obiettivo di promuovere una cultura scientifica che si traduca in approcci operativi omogenei e coerenti e questa Conferenza Internazionale sulle tecnologie assistive è sicuramente un importante passo in tale direzione». (S.B.)
A questo link è disponibile un ampio testo di approfondimento sulla Conferenza di Roma, anche con l elenco dei vari relatori e il programma dettagliato dei lavori. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: atadconfrence.secretary@byebyesilos.com.