«Tramite una minuscola videocamera incorporata e a un audio gli occhiali OrCam MyEye permettono di ascoltare la descrizione di ciò che viene inquadrato: testi scritti e oggetti, arrivando a trasformare letteralmente la vita di chi non può vedere. Fare la spesa da soli, ad esempio, o leggere un menù al ristorante senza bisogno dell’aiuto di nessuno, sono piccole cose, che contribuiscono però a conferire una maggiore sicurezza in se stessi e migliorare decisamente la qualità della vita».
Così Rafi Fisher, responsabile della comunicazione dell’Azienda OrCam, aveva parlato su queste stesse pagine degli innovativi occhiali OrCam MyEye, aggiungendo che essi «rispondono a un semplice gesto intuitivo: basta infatti indicare con un dito un oggetto, per ottenerne la descrizione audio. Il sistema risponde all’istante e la cosa interessante è che, oltre a leggere i testi e a riconoscere le cose, identifica anche le persone, grazie a un sistema di scannerizzazione e memorizzazione dei volti in un archivio virtuale. Esso si trasforma così in una mappa per navigare il mondo e sentirsi più autonomi».
Le persone con disabilità visiva, tra l’altro, non sono l’unico target di OrCam MyEye, se è vero che questo strumento può essere utile, ad esempio, anche per chi abbia problemi di dislessia.
Una nuova presentazione del rivoluzionario ausilio è in programma per lunedì 16 ottobre all’Istituto dei Ciechi di Milano (Via Vivaio, 7, ore 12), nel corso di una conferenza stampa che prevede l’intervento di Salvatore Romano, direttore generale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), del citato Rafi Fischer e di Gaetano Savaresi, presidente dell’Associazione Retinitis, oltre alla testimonianza diretta di alcune persone che hanno provato OrCam MyEye.
Seguiranno un dialogo al buio e un aperitivo al buio, a cura dell’Istituto ospitante, con la partecipazione del cast di Per altri occhi, docufilm di Silvio Soldini e Giorgio Garini, da noi ampiamente presentato a suo tempo, e di Gemma Pedrini, giovane violoncellista non vedente di successo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Diana Shendrikova (diana.shendrikova@mediatyche.it), Deborah Moleri (deborah.moleri@mediatyche.it).
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