
Domani, 1° novembre, a Bologna, Trekking Urbano 2017, la quattordicesima Giornata Nazionale di un evento annuale basato sul cammino alla scoperta di tante città d’arte italiane e del loro territorio, diventerà per la terza volta paratrekking, grazie a un’iniziativa della Società Cervelli in Azione, in collaborazione con la Consulta Escursionismo Bologna e con la locale Sezione CAI Mario Fantin, che presenterà per l’occasione un nuovo itinerario studiato e testato (3,6 chilometri per circa 4 ore), rivolto alle persone con disabilità e non solo: un escursione lungo il Savena, che porterà i partecipanti dal Parco dei Cedri allo stadio di baseball (ore 9.30).
«Come prima tappa – spiegano i promotori – è prevista la visita al Museo della Preistoria Luigi Donini di San Lazzaro di Savena con i suoi reperti e ritrovamenti archeologici. Si proseguirà poi costeggiando la sponda del lungoSavena, inseguendo le sue tracce e il confine naturale che il rio d’acqua segna con il Parco dei Cedri. Qui alberi antichi, monumentali e di origine esotica si alternano a pioppi, salici, ontani e frassini, contornando le larghe distese di prato verde, attraversato da piccole stradicciole di solida terra battuta, per raggiungere, come ultima tappa, lo stadio di baseball».
La guida che accompagnerà i partecipanti lungo tutto il tragitto sarà Alessandro Geri, storica figura del CAI locale e nazionale e della Consulta Escursionismo, che seguendo il tema di Trekking Urbano 2017 (A passo di trekking tra misteri e leggende), racconterà varie storie connesse al lungofiume.
«Seppure di difficoltà intermedia – sottolineano poi da Cervelli in Azione – il percorso selezionato è praticabile e vuole coinvolgere chi utilizza la carrozzina, permettendo l’addentrarsi nella natura e nel territorio. Una camminata, dunque, che si propone ancora una volta di creare una possibilità di accesso alla natura anche a chi, a causa della propria disabilità fisica, solitamente non ne ha l’opportunità. Un’apertura verso zone che a prima vista possono sembrare difficili, ma che con i giusti accorgimenti si tramutano in una scelta personale di partecipazione e non di esclusione. Un rilanciare ad alta voce che anche le persone con disabilità possono camminare con i propri mezzi lungo i sentieri meno artificiali e asfaltati, ma anche su quelli tracciati in/e dalla natura stessa». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@cervelliinazione.it.
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