«Può esistere un mondo senza disabilità? La risposta è sì, se per disabilità si intende la relazione tra una persona, il suo stato di salute e la sua capacità di interazione con l’ambiente in cui si muove e vive. Agendo sul contesto, infatti, è possibile eliminare ogni barriera e costruire una società inclusiva nella quale ciascun individuo possa esercitare la propria libera e piena partecipazione alle attività quotidiane».
Sono quanto mai eloquenti le parole con cui Franco Bernardi, presidente della Fondazione ASPHI (Tecnologie Digitali per migliorare la qualità di vita delle Persone con Disabilità), lancia l’undicesima edizione di HANDImatica, la grande mostra-convegno nazionale, che periodicamente riunisce a Bologna esperti, aziende, operatori, persone con disabilità e famiglie, sui temi delle tecnologie digitali che possono (e potranno) migliorare la vita delle persone con disabilità e degli anziani non autosufficienti o con fragilità. Un evento ormai imminente nel capoluogo emiliano, previsto infatti dal 30 novembre al 2 dicembre.
«4,1 milioni di persone – si legge nella presentazione della manifestazione -, pari al 6,7% della popolazione, con una spesa pubblica pro-capite annua di circa 437 euro, nettamente inferiore alla media europea (535 euro): sono i numeri della disabilità in Italia, secondo il Censis, numeri destinati a crescere, di cui però l’opinione pubblica stenta a percepire la portata: un italiano su 4, infatti, afferma che non gli è mai capitato di avere a che fare con persone disabili, e la disabilità è percepita da 2 italiani su 3 essenzialmente come limitazione dei movimenti, mentre in realtà la disabilità intellettiva è più diffusa in età evolutiva e rappresenta l’aspetto più misconosciuto, al limite della rimozione. Ecco perché HANDImatica si configura come un importante riflettore acceso su un mondo che, se nell’infanzia e in età scolastica riesce ad ottenere attenzione e “cura”, in età adulta pare dissolversi, con percentuali bassissime di impiego e scarsa capacità di inserimento sociale».
HANDImatica, come detto, è organizzata dalla Fondazione ASPHI, nata nell’ormai lontano 1980, all’insegna di un acronimo che stava per Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica. Sin dagli inizi lo scopo è stato quello di promuovere l’integrazione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nella società, attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, perseguendo l’obiettivo di costruire una società inclusiva, attraverso la capacità delle tecnologie di “facilitare” e porsi al servizio di una società in cui ciascuno possa muoversi secondo le proprie personali abilità e specificità.
Anche l’edizione di quest’anno – realizzata in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, con la supervisione scientifica dell’Università di Bologna e con il patrocinio di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) – si svolgerà negli spazi dell’Istituto di Istruzione Superiore Aldini Valeriani-Sirani (Via Bassanelli, 8, Bologna), scelta, anche questa, che risponde al desiderio di avvicinarsi concretamente a un pubblico giovane: sarà infatti proprio all’interno di quella scuola che da una parte verranno ospitate aziende, produttori e distributori specializzati, per presentare le più recenti novità tecnologiche, dando spazio, dall’altra, a un ricco programma di convegni, seminari e laboratori.
Segnatamente, i principali destinatari del tutto saranno le persone con disabilità e le loro famiglie, il personale scolastico tutto, gli operatori sociali e sanitari, i responsabili di strutture per anziani, il mondo del lavoro e della ricerca universitaria, i rappresentanti delle Istituzioni, ma anche tutti coloro i quali siano interessati a conoscere come le tecnologie possano incidere positivamente sulla qualità di vita, indipendenza e inclusione.
Entrando nel dettaglio del pogramma, sono tre le grandi macroaree tematiche in cui si raggrupperanno i vari appuntamenti, ovvero l’Inclusione Scolastica, l’Inclusione Lavorativa e l’Inclusione Sociale.
Per quanto poi riguarda il convegno di apertura, nella mattinata del 30 novembre, vi si affronterà il tema dell’Inclusione nell’era della robotica, argomento di interesse centrale per ASPHI, che all’inizio di quest’anno scolastico, ha introdotto proprio alla Scuola Aldini Valeriani-Sirani di Bologna, TjBot, ideato dagli ingegneri IBM, primo robot progettato per interagire in classe con insegnanti e studenti, affiancandoli e stimolandoli nell’apprendimento: un esperimento didattico unico nel suo genere, anche perché saranno gli stessi studenti della scuola bolognese a costruire e programmare nei prossimi mesi i “fratelli” del robot-compagno di classe, con l’aiuto degli insegnanti e delle stampanti 3D in dotazione nei laboratori dell’Istituto.
«E del resto – spiegano da ASPHI – il tema della robotica sarà al centro di numerosi incontri: dalla robotica utilizzata per migliorare le capacità di relazione e linguaggio degli studenti con disabilità cognitive, fino all’autismo, a come i robot possano facilitare il supporto e l’empowerment [“crescita dell’autoconsapevolezza”, N.d.R.] delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. E ancora, l’utilizzo della realtà aumentata a scuola, della quale sarà possibile fare esperienza pratica nei laboratori, le innovazioni tecnologiche a supporto delle disabilità nate dal basso, sviluppate da start up o dalle stesse scuole e famiglie, l’utilizzo del digitale nella terza età per bisogni emergenti, quali il mantenimento di una longevità attiva, la gestione della fragilità e non-autosufficienza. Proprio per porre l’accento sulla crescente importanza dei robot, la cui rapida e pervasiva diffusione sul mercato ha reso l’uso delle loro applicazioni una parte non trascurabile delle nostre azioni quotidiane, abbiamo lanciato una Call for Robots, allo scopo di raccogliere soluzioni progettate per la disabilità: un’apposita Commissione selezionerà poi le proposte ricevute, che saranno presentate durante la manifestazione in un’area dedicata».
Un altro tema centrale per l’azione di ASPHI è certamente l’autonomia delle persone con disabilità: in tal senso, a HANDImatica 2017 verranno presentate le novità in àmbito di accessibilità bancaria, o gli strumenti sviluppati da alcuni Centri Riabilitativi della Regione Emilia Romagna, per incentivare l’autonomia, dai computer touch (tattili) ai sensori di movimento alle tastiere facilitate.
E da ultima, ma non certo ultima, un’ampia riflessione sul presente e il futuro, della scuola: «Se infatti l’orizzonte è quello di una scuola inclusiva – sottolineano da ASPHI -, in grado di cogliere differenze e bisogni speciali e valorizzare le specifiche competenze, assieme alle conoscenze, è necessaria una riorganizzazione degli spazi educativi, alla luce di una nuova flessibilità e di rinnovati strumenti di apprendimento e di valutazione. Ecco perché i momenti laboratoriali di HANDImatica 2017 daranno spazio ad esperienze (come quella della flipped classroom*) in cui l’interazione tra studenti e insegnanti attraverso l’uso della tecnologia vuole superare la consueta interazione passiva per stimolare un apprendimento attivo e coinvolgente». (S.B.)
*“Flipped Room” (ovvero “classe capovolta”) è un concetto basato sull’idea base che la lezione diventi compito a casa, tramite le nuove tecnologie, e che il tempo in classe venga invece usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In tale contesto, il docente non assume più il ruolo , ma diventa una sorta di “regista” dell’azione pedagogica.
Nel sito specificamente dedicato a HANDImatica 2017 sono disponibili il programma completo e tutti gli approfondimenti sulla manifestazione. Per ulteriori informazioni: info@asphi.it.
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