Tutto era incominciato con Arnulf Erich Stegmann, che negli Anni Cinquanta del Novecento aveva fondato l’Associazione Internazionale degli artisti che dipingono con la bocca e/o con il piede. Oggi sono arrivati ad essere circa un migliaio, operando in ben settantotto Paesi. In Italia si era chiamata dapprima SPAM (Solo Pittori Artisti Mutilati), e uno dei suoi più noti componenti, Francesco Canale (“Anima Blu”), ci aveva detto semplicemente: «Non sono un artista in quanto persona con disabilità. Sono un artista, punto».
Questa, a grandissime linee, la lunga storia dell’Associazione AbilityArt, che qualche tempo fa Stefania Delendati aveva ampiamente presentato su queste pagine, in un colloquio con il citato Francesco Canale.
Ora, proprio mentre scriviamo, oggi, 6 novembre, viene presentata a Milano la mostra denominata AbilityArt. La forza della differenza, che sarà visitabile fino al 20 novembre alla Galleria Santa Radegonda (fermata Metropolitana Duomo), iniziativa ideata e prodotta dalle Società SPAM e INTHERA (Content Data Marketing), insieme a Mondadori Portfolio, in collaborazione con ViDi e Campus Fandango Club.
Le opere provenienti dal Gruppo di AbilityArt saranno circa quaranta, elaborate da undici artisti di tutto il mondo.
«Il percorso dell’esposizione – spiegano i promotori – non vuole essere una semplice mostra di dipinti, ma si propone come momento di riflessione profonda sul significato dell’arte come superamento delle barriere e come espressione intima di creatività, libertà e bellezza». (S.B.)
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