«Sport e disabilità è un binomio possibile? A questa domanda cercheremo di dare una risposta forte nei due giorni del meeting nazionale Pratichiamo sport per battere la disabilità!».
Viene presentato così l’evento organizzato dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e all’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), in programma per mercoledì 22 e giovedì 23 novembre, presso la Struttura Sportiva del Divino Amore a Roma (Via Ardeatina, Km 12), evento che sarà una bella occasione per dare vita a dimostrazioni sportive di varie discipline, con testimonianze di atleti agonisti e non, ma anche per favorire l’incontro tra la cittadinanza e le autorità politiche e amministrative.
«Il nostro obiettivo – sottolineano infatti dall’UICI – è lanciare il chiaro messaggio che la disabilità non deve essere considerata uno status o una malattia, ma una circostanza influenzata da un’errata cultura e dai pregiudizi ed è perciò necessario oggi cambiare il modo di intenderla, attraverso la costruzione di relazioni e schemi sociali che rendano accessibile a tutti il binomio sport e disabilità».
Rimandando i Lettori al programma completo del meeting (a questo link), ricordiamo che esso si aprirà mercoledì 22 con un convegno cui prenderanno parte esponenti delle Istituzioni, rappresentanti del mondo sportivo, scientifico e scolastico, per sensibilizzare i cittadini e le Amministrazioni alla creazione di un ambiente sportivo ad accessibilità e fruibilità totale per tutti.
A seguire, sono previsti organizzati quattro tavole rotonde (Sport e Tiflologia, Sport e Territorio, Sport e Benessere e Sport insieme… in quale modo) in cui i singoli coordinatori, esperti di vari settori e rappresentanti di Associazioni ed Enti, favoriranno il dibattito su specifiche tematiche riguardanti lo sport e ascolteranno i partecipanti, al fine di elaborare una sintesi delle istanze emerse, che verrà presentata al pubblico il giorno successivo, a conclusione della due giorni.
«L’idea alla base dell’organizzazione di questo evento – spiega Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI – è rilanciare il tema dello sport quale mezzo di inclusione e integrazione per chi è affetto da disabilità visiva, e per questo aperto a tutti. Vorremmo letteralmente “cambiare le regole del gioco”, trasmettendo una nuova, sana cultura della disabilità. In questi due giorni, infatti, oltre alle attività sportive con campioni olimpici e paralimpici, atleti agonisti e semplici praticanti, attraverso i workshop tematici, lasceremo anche spazio all’informazione e al confronto, ascoltando dalle persone le loro esperienze e necessità, che ci serviranno per stimolare lo sviluppo di progetti dedicati allo sport sul territorio».
«In particolare con le tavole rotonde – conclude Barbuto – vogliamo “cogliere dal basso” i bisogni dei cittadini e strutturare le loro richieste attraverso iniziative concrete, con i nostri referenti territoriali. L’appello che lancio dunque alle persone che parteciperanno a questo meeting è di ripensare il paradigma sport-disabilità, per lo sviluppo di una cultura inclusiva e basata sulla relazione; in altre parole è necessario che ciascuno si metta in gioco e scardini il modo di intendere la disabilità, affinché tutto diventi accessibile a tutti e lo sport sia davvero il terreno su cui giocare la partita dell’eguaglianza». (S.B.)
Ricordiamo ancora che a questo link è disponibile il programma completo della due giorni. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessandra Pigoni (apigoni@imageware.it); Marco Groppelli (mgroppelli@imageware.it).