Il Vademecum 2018. Un’esposizione sintetica dei diritti, servizi e agevolazioni fruibili da parte dei disabili visivi è una pubblicazione di recente uscita, curata dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) e scaricabile gratuitamente nel sito della stessa.
Si tratta di un opuscolo di quarantotto pagine, contenente i vari diritti, agevolazioni, servizi e opportunità offerti alle persone ipovedenti e non vedenti, il tutto arricchito anche da tabelle e box informativi sugli importi aggiornati di pensioni e indennità, codici di esenzione dai ticket sanitari, materiali e ausili forniti dalle ASL, tessere di libera circolazione sui trasporti pubblici, centri di riabilitazione visiva e altro ancora.
Il linguaggio è accessibile a tutti e i caratteri di stampa sono volutamente grandi e ben contrastati.
«Siamo contenti di poter mettere a disposizione di tutti – sottolinea Marco Bongi, presidente dell’APRI – questo strumento pratico, rivolto alle persone con disabilità, ma anche ai loro familiari, agli insegnanti, agli educatori e ai volontari».
Da dire, in conclusione, che se gli indirizzi e i recapiti indicati fanno riferimento generalmente al territorio della Regione Piemonte, molte notizie, tuttavia, e specialmente quelle di natura fiscale, scolastica e previdenziale, risultano valide per tutta l’Italia. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è scaricabile il Vademecum realizzato dall’APRI. Per ulteriori informazioni: apri@ipovedenti.it.
Articoli Correlati
- La spesa sociale in Italia: 1990-2005 Uno studio approfondito sulla spesa sociale nel nostro Paese, che prende come riferimento tutti gli anni Novanta e l'inizio di questo decennio, presentando dati significativi e proponendo anche una serie…
- Perché quelle agevolazioni sui trasporti pubblici non vanno eliminate Il Comune di Terni ha recentemente deciso di non concedere l'agevolazione della "tessera speciale" per accedere ai mezzi pubblici, a chi beneficia dell'indennità di accompagnamento, basandosi su una nota Sentenza…
- Falsi invalidi: a volte ritornano (ma sempre di un "pacco" si tratta...) «Erano spariti da ogni interesse mediatico i “falsi invalidi” almeno da quattro-cinque anni - scrive Andrea Pancaldi -, ma ora il fenomeno ritorna, in alcuni organi d’informazione, sempre però strumentalmente…