Giovani adulti con autismo da inserire nel mondo del lavoro

Dare l’opportunità a giovani adulti con autismo di inserirsi all’interno di determinati contesti lavorativi, considerandone le potenzialità, le difficoltà e i desideri: è questo l’obiettivo di “Atlantide 2”, progetto nato dalla collaborazione tra la Sezione di Torino e Canavese dell’ANGSA Piemonte (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e la Società Cooperativa Sociale Andirivieni di Rivarolo Canavese (Torino). L’iniziativa, che costituisce il naturale sviluppo del progetto formativo “Atlantide”, intende rispondere a un bisogno concreto espresso dalle famiglie del territorio

Giovane adulto con autismo

Un giovane adulto con autismo

Dare l’opportunità a giovani adulti con autismo di inserirsi all’interno di determinati contesti lavorativi, considerandone le potenzialità, le difficoltà e i desideri: è questo l’obiettivo del Progetto Atlantide 2, frutto di una collaborazione tra la Sezione di Torino e Canavese dell’ANGSA Piemonte (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e la Società Cooperativa Sociale Andirivieni di Rivarolo Canavese (Torino), con il finanziamento della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), attraverso il bando Vivo Meglio, e il coinvolgimento attivo dell’ASL TO 4, oltreché dei quattro Consorzi dei Servizi Socio-Assistenziali che afferiscono al territorio del Canavese (CISS 38, In.re.te, C.I.S.S-AC e C.I.S. Ciriè), con il supporto, inoltre, di Confindustria Canavese e di CONEDIA, agenzia formativa di Ivrea.

«L’autismo in età adulta – viene sottolineato dai promotori del progetto – è la fascia che ha più a lungo subìto le conseguenze della carenza di appropriati strumenti clinici e terapeutici. Atlantide 2 nasce proprio per rispondere a questa domanda di salute, tenendo ben presente che il lavoro può avere un ruolo centrale nella presa in carico di ciascun individuo adulto con autismo».
L’iniziativa prevede due attività specifiche, la prima delle quali consistente in un percorso formativo della durata di trenta ore, articolato su cinque incontri dal 2 marzo al 7 aprile prossimi, riguardanti tematiche quali l’alternanza scuola/lavoro e i laboratori occupazionali, tenuti da esperti di livello nazionale. Questa fase si rivolgerà a operatori del settore (educatori, operatori sociali e sanitari), insegnanti e familiari di persone con autismo.
La seconda parte, invece, sarà una sperimentazione pratica in àmbiti occupazionali e/o lavorativi, che vedrà coinvolti alcuni giovani adulti con autismo, individuati in collaborazione con i Servizi Sociali e con l’ASL TO 4, partner del progetto. Nello specifico saranno dodici giovani adulti con autismo detto “ad alto funzionamento” (già sindrome di Asperger) e altri otto giovani caratterizzati da “basso” e “medio-alto funzionamento”, che frequentano le scuole superiori del territorio.
All’inizio della fase sperimentale verranno adeguatamente preparate – oltre alle persone con autismo, per le quali è previsto un corso prelavorativo – anche le aziende coinvolte nel progetto, tramite un percorso informativo rivolto ai tutor aziendali e ai dipendenti delle aziende stesse.
I dodici giovani adulti ad alto funzionamento avranno poi la possibilità di svolgere un tirocinio all’interno delle aziende, della durata di circa dodici-diciotto mesi circa. Gli altri otto giovani, invece, verranno inseriti in contesti laboratoriali protetti all’interno del proprio territorio.

«Quel che ci proponiamo – sottolineano ancora i promotori – è di costruire una rete integrata per l’accompagnamento della persona con autismo nella transizione dall’età scolastica a quella adulta e di attivare un sistema di qualità di job placement [“sistemazione sul posto di lavoro”, N.d.R.] specifico per soggetti ad alto funzionamento. Un’altra finalità è quella di creare un’opportunità formativa – rivolta a insegnanti della scuola secondaria di secondo grado, ad enti di formazione professionale, a famiglie e a personale educativo e sociosanitario – sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche in età adulta».
«Atlantide 2 –  conferma Domenico Galati, vicepresidente e referente per l’Area Adulti Disabili della Cooperativa Andirivieni – è un’occasione per porre l’attenzione sul lavoro, inteso come condizione che dà e restituisce dignità all’individuo, qualunque ne sia la condizione sociale e di salute. Il lavoro, infatti, è un’opportunità in grado di esaltare le diverse abilità che, se sviluppate in maniera adeguata e personalizzata, si concretizzano in competenze utili alla società».

Da ricordare, in conclusione, che Atlantide 2 rappresenta il naturale sviluppo di Atlantide, progetto formativo che nei primi mesi dello scorso anno, sempre a cura dell’ANGSA Piemonte e di Andirivieni, ha ottenuto un notevole successo, consolidando le competenze dei diversi caregiver nella relazione con i soggetti autistici adulti e rispondendo in modo positivo a un’esigenza prioritaria delle famiglie del territorio. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uffstampa.atlantide2@gmail.com (Ermanno Forte; Viviana Monastero).

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