«Se qualcuno mi chiedesse di che colore è la mia vita, risponderei che è spennellata con colori caldi e intensi: i gialli dei campi di grano e della pietra leccese colpita dal sole d’agosto; i rossi dei papaveri e dei peperoni sui tetti delle case ad essiccare; ma non mancano il blu pavone e il verde petrolio del mare, il rosso mattone della cava di bauxite della Serra e il verde che sfuma nell’argento delle distese di ulivi».
Non ci sono parole più belle delle sue per ricordare Maria Angela (Mariangela) Caroppo, per restituire anche a chi non l’ha conosciuta il senso del calore che sapeva trasmettere, l’amore per la vita che comunicava, la profondità delle relazioni che costruiva fin dal primo sguardo.
Nata a Giuggianello, in provincia di Lecce, nel 1955, era arrivata in Friuli Venezia Giulia negli Anni Ottanta, per iniziare a lavorare nel mondo della scuola, dove ha insegnato a lungo alle medie come docente di lettere, prima, e di sostegno, poi, lasciando una traccia duratura e feconda.
Nel 1985 è entrata nella nostra Associazione [la UILDM di Udine, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, N.d.R.], iniziando un percorso di volontariato e impegno per gli altri che, malgrado l’aggravarsi nel tempo della sua malattia, non si è mai interrotto e tuttora la vedeva impegnata nel Consiglio Direttivo.
Attenta in modo particolare ai problemi delle donne con disabilità, ai temi dell’inclusione scolastica e della vita indipendente, nei sei anni in cui ha guidato come presidente la nostra Associazione (2006-2012), ha cercato di coinvolgere soprattutto le giovani coppie con bambini e i giovani, puntando su attività a sostegno delle famiglie, come il supporto psicologico o i corsi di formazione dei caregiver.
Ha sempre amato l’arte, la creatività, la possibilità di esprimersi attraverso materiali e tecniche diverse. E quando le sue mani non l’hanno più seguita nel modellare forme e colori, ha chiesto ad altri di realizzare le sue idee, guidandoli passo dopo passo.
In una bella intervista che le aveva dedicato un anno fa il portale Informare un’h (si può leggerla a questo link), raccontava che l’ingrediente base della sua vita è sempre stata l’amicizia. «La mia casa – spiegava – è un porto di mare», un approdo accogliente che si apriva con il suo sorriso e che ora ci mancherà.
Mariangela si è spenta il 12 febbraio all’Ospedale di Udine, a soli 62 anni, per le complicazioni legate a una polmonite che se l’è portata via in un paio di giorni, ma non potrà mai toglierla dai nostri cuori e dal nostro ricordo.