Il 21 marzo prossimo 2018 sarà la tredicesima Giornata Mondiale della Sindrome di Down (World Syndrome Day), centrata quest’anno sul tema #WhatIBringToMyCommunity, ovvero come le persone con sindrome di Down possono dare un contributo significativo in ogni àmbito della loro vita, dalla scuola al lavoro, dalla comunità alla vita politica, dalla cultura all’informazione, dal tempo libero allo sport.
E in tale occasione, presso la sede delle Nazioni Unite di New York, si terrà la conferenza intitolata What I bring to the workplace, che riunirà tra gli altri persone con sindrome di Down, datori di lavoro ed esperti di inclusione lavorativa, per dare visibilità internazionale al contributo che queste persone possono fornire nel campo lavorativo.
A quell’importante appuntamento parteciperà anche, in rappresentanza dell’Europa e dell’EDSA (European Down Syndrome Association), il progetto continentale A ValueAble Network, che ha per capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e che verrà presentato come chiaro esempio di buona prassi di inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettive.
Si tratta, come avevamo ampiamente spiegato anche sulle pagine del nostro giornale – di un’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea (Programma Erasmus+), consistente in una rete di strutture dell’ospitalità (alberghi, ristoranti e non solo), impegnate a diversi livelli ad includere persone con disabilità intellettiva all’interno del proprio personale, offrendo la possibilità di effettuare degli stage, fino all’assunzione vera e propria.
Oggi la Rete ValueAble è presente in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Ungheria e Turchia e vanta già 52 aziende aderenti (altre 43 stanno valutando di entrarvi a far parte).
Oltre cento persone con disabilità intellettive hanno avuto finora l’opportunità di lavorare nel proprio Paese, dimostrando che possono dare un contributo significativo alle imprese, come ormai riconoscono i loro datori di lavoro.
Proprio per sottolineare e diffondere tale prassi, è iniziata recentemente la fase di mobilità internazionale del progetto e alcuni stagisti con disabilità intellettiva stanno trascorrendo il loro periodo di formazione all’estero, mentre i manager delle imprese possono usufruire da una parte di specifici moduli di formazione online su tematiche generali e legate al lavoro, relative alla disabilità intellettiva, dall’altra di visite negli alberghi di Italia e Portogallo dove si svolgono i tirocini.
«Spero davvero che la rete si diffonda in tutto il mondo – dichiara Paola Vulterini dell’AIPD, responsabile del progetto e che sarà presente alla Conferenza di New York – e con essa la consapevolezza che questi lavoratori possono portare un contributo di produttività e un valore aggiunto nelle loro aziende». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AIPD Nazionale (ufficiostampaaipd@gmail.com).