Contrastare la re-istituzionalizzazione dei servizi

«Incoraggiare percorsi inclusivi, tramite servizi progettati e gestiti partendo dalle esigenze e dai diritti delle persone e ricordando che può essere sbagliata la strada delle prestazioni specialistiche e individualizzate, se non sono ingredienti di un pensiero più vasto, nel quale siano raccolte tutte le prospettive attraverso cui, guardando una persona, si possa dire: “Ecco, sta vivendo al meglio possibile!”»: di questo parla “Disabilità e progetto di vita”, pubblicazione del Gruppo Solidarietà, che si distingue sia per l’attualità del tema che per l’autorevolezza delle “firme” coinvolte

Copertina di "Disabilità e progetto di vita", libro del Gruppo SolidarietàPer l’attualità e l’importanza dei temi trattati, oltreché per l’autorevolezza delle varie “firme”, appare del tutto degna di nota la nuova pubblicazione data alle stampe nelle Marche dal Gruppo Solidarietà, intitolata Disabilità e progetto di vita. Contrastare la re-istituzionalizzazione dei servizi.
«Questo libro – spiega Fabio Ragaini, direttore del Gruppo Solidarietà – ha lo scopo di incoraggiare percorsi inclusivi, riflettendo sulla possibilità di servizi progettati e gestiti partendo dalle esigenze e dai diritti delle persone e ricordandoci che può essere sbagliata la strada delle prestazioni specialistiche e individualizzate, se non sono ingredienti di un pensiero più vasto, nel quale siano raccolte tutte le prospettive attraverso le quali, guardando una persona, si possa dire: “Ecco, sta vivendo al meglio possibile!”. In tal senso, la sfida più impegnativa appare quella di contrastare l’imporsi di risposte, che, nel nome della specializzazione, vengono a separarsi dai normali contesti di vita, come fossero “fabbriche di prestazioni”, indifferenti al contesto sociale esterno. Percorsi che si pongono in maniera rassicurante, in quanto vengono declinati in termini di sicurezza, efficienza, semplificazione».

Gli Autori dei vari interventi presenti nel libro, oltre allo stesso Ragaini, sono Marco Bollani, direttore della Cooperativa Sociale a marchio ANFFAS “Come Noi” di Mortara (Pavia); Claudio Caffarena, sociologo e già responsabile del Progetto Disabilità a Settimo Torinese; Maurizio Colleoni, psicologo esperto di politiche e servizi in àmbito di disabilità; Lucio Cottini, ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale all’Università di Udine; Cecilia Marchisio e Natascia Curto dell’Università di Torino, “anime” del Progetto VelA-Verso l’Autonomia, svoltosi nel Cuneese; Franco Marengo, presidente della Cooperativa Il Riccio di Castiglione Torinese; Roberto Medeghini, pedagogista e ricercatore, responsabile della collana Disability Studies della casa editrice Erickson; Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: grusol@grusol.it.

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