«Ognuna delle nostre organizzazioni è espressione di famiglie con persone con disabilità, si occupa di “Durante e Dopo di Noi”, e ha partecipato alle co-progettazioni nelle Zone Distretto del nostro territorio, per organizzare risposte ai sensi della Legge 112/16 [“Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” o “sul Durante e Dopo di Noi”, N.d.R.]. Ci confrontiamo regolarmente già da un anno e a questo punto abbiamo pensato fosse giusto stringere un vero e proprio patto di collaborazione, perché condividiamo profondamente la stessa visione dei temi inerenti la disabilità, abbiamo competenze che possono integrarsi e ci vogliamo scambiare le buone pratiche. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale, dei loro familiari, e allo stesso tempo promuovere sui territori una comune cultura per favorire l’autonomia delle persone con disabilità. D’altra parte, Arezzo, Grosseto e Siena fanno parte dell’Area Vasta Toscana Sud Est, dove opera un’unica Azienda Sanitaria, e dove si stanno cercando di omogeneizzare i servizi nelle varie Società della Salute».
Lo dichiarano a una voce Massimiliano Frascino, Andrea Bilotti e Mauro Conticini, presidenti rispettivamente delle Fondazioni Il Sole di Grosseto, Futura di Siena e Riconoscersi di Arezzo, dopo avere stretto nei giorni scorsi – durante un incontro all’Università di Siena – un patto di collaborazione permanente tra le loro realtà, che aderiscono tutte a DIPOI (Coordinamento Toscano delle Organizzazioni per il “Durante e Dopo di Noi”) e che sono radicate sui propri territori, ove si occupano di disabilità e in particolare di progettazione e gestione di servizi per il “Durante e il Dopo di Noi”.
Come ben si evince dalle parole dei tre presidenti, obiettivo sostanziale dell’iniziativa è segnatamente quello di offrire una sponda operativa alle famiglie con persone con disabilità sui delicati tema del “Durante e Dopo di Noi”, condividendo il medesimo modo di agire e risultando un vero e proprio collante delle tante esperienze associative, nel promuovere di fronte alle Istituzioni una chiara visione della qualità della vita per le persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale.
«In tal senso – sottolineano con forza Frascino, Bilotti e Conticini – è decisivo affermare definitivamente che i servizi rivolti alle persone con disabilità devono essere costruiti su misura e basati sul “progetto individuale di vita” associato al “budget di progetto”, con l’obiettivo primario di deistituzionalizzare le persone e svilupparne il più possibile l’autonomia e l’autodeterminazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: maxfrascino@gmail.com.