«Nell’organizzare questi eventi abbiamo avuto la massima collaborazione da parte delle Istituzioni Pubbliche e del privato sociale. Ci auguriamo dunque che questa sia una premessa perché l’attenzione e la cura dell’autismo diventino prassi quotidiana nell’arco di tutto l’anno e non solo nella settimana dell’autismo!»: a dirlo è Marialba Corona, presidente dell’ANGSA di Bologna (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), nel presentare le varie iniziative promosse per questa settimana da tale Associazione, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile. «Infatti – aggiunge Corona – dal momento che una sola giornata è insufficiente, abbiamo iniziato già dalla precedente settimana a proporre attività ludiche e dimostrative, per continuare in questa con eventi informativi e formativi. Il nostro obiettivo è di coinvolgere la Società tutta nella conoscenza dell’autismo, premessa indispensabile per una solidarietà costruttiva nei confronti delle persone con autismo e delle loro famiglie».
Segnaliamo dunque, per incominciare, il seminario di domani, 5 aprile, intitolato Autismo: ricerca e riabilitazione, organizzato presso il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Spazio Salute di Bologna (ore 17,30), in collaborazione con la Società Dolce (a questo link per approfondimenti).
Vi si parlerà di una ricerca in parte rivolta al futuro, con possibili terapie biologiche che potrebbero cambiare radicalmente la storia naturale dell’autismo, ma in parte già applicabile nella riabilitazione, se si tenessero in considerazione le tante acquisizioni della ricerca neuropsicologica.
Il 6 aprile, poi, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, vi sarà il convegno intitolato I nostri colori sotto un cielo blu, presso la Sala Polivalente Guido Fanti della Regione stessa (ore 10.30-14) (a questo link per approfondimenti).
«Il titolo di questo incontro – spiega la Presidente dell’ANGSA – può sembrare alquanto originale, ma esso racchiude interventi eccellenti, con la presentazione del libro Il T9 non si sbagliava! di Edoardo Rumpianesi e Sara Malossi, curato da Roberta Buzzi (edizioni Il Fiorino), ove si dimostra che anche chi soffre di disturbo dello spettro autistico “a basso funzionamento” con un buon lavoro può avere risultati».
«Abbiamo raccolto la nostra storia di madri – scrive Buzzi nella presentazione – e con coraggio l’abbiamo affidata ai terapisti e alle insegnanti dei nostri figli. Mentre il tempo corre veloce tra l’oggi e il domani, con pazienza e dedizione, abbiamo ritrovato l’unione delle nostre voci nei colori di Edo e Sara [Edoardo Rumpianesi e Sara Malossi, N.d.R.]. Le loro opere si sono mescolate alla poesia, per poterci insegnare che una “possibilità” esiste per tutti, ma per poterla vedere occorre guardare “oltre”».
A conclusione della giornata, poi, verrà inaugurata la mostra dei quadri di Edo e Sara, che rimarrà per una settimana a disposizione dei visitatori.
Infine, il 13 aprile a Comacchio (Ferrara), in collaborazione con il Comune locale (ore 17), Il T9 non si sbagliava verrà ancora una volta presentato, questa volta di fronte a tutta la popolazione scolastica (a questo link per approfondimenti). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsabologna@gmail.com.