I genitori del piccolo Alfie Evans – il bimbo di Liverpool affetto da una grave malattia neurodegenerativa, al centro di una vicenda che in queste settimane sta facendo discutere il mondo intero – hanno chiesto ancora una volta alle autorità di «non lasciare nulla d’intentato», finché possibile, per far vivere il figlio.
La loro battaglia va sostenuta con forza e credo riguardi non solo altri genitori di persone con disabilità, ma ogni cittadino. Credo infatti sia doveroso battersi per il diritto alla vita di questo bambino, perché altri casi simili non si ripetano e affinché non siano medici e magistrati a decidere quali vite siano degne di essere vissute.
Ritengo giusto lasciare la libertà di scelta di vivere o di morire a chi è ammalato gravemente, e in questo caso ai genitori, ma non certo ad altri soggetti.
Mi auguro ancora che il bambino riesca a vivere a lungo e spero che le autorità italiane – che sono da apprezzare per avere concesso la cittadinanza italiana al bambino e per il loro sostegno alla famiglia – riescano ancora a farlo curare in ospedali del nostro Paese.
Padre di un giovane con disabilità.
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