Oggi, 4 maggio, presso il Parco Pertini di Arezzo, è in programma a mezzogiorno la cerimonia di inaugurazione di un’altalena accessibile ai bambini in carrozzina, con un pavimento smorzacadute e due pannelli ludici sensoriali.
L’iniziativa rientra nell’ambito di Giocando si impara, il progetto sul quale – come abbiamo ampiamente riferito a suo tempo, la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha centrato la propria Giornata Nazionale dello scorso anno, con l’obiettivo di difendere il diritto al gioco anche per i bambini con disabilità, attraverso la realizzazione di parchi gioco inclusivi nelle comunità locali.
In tal senso, l’installazione di Arezzo segue di poco l’inaugurazione dell’area accessibile e inclusiva nei Giardini Montanelli di Milano, promossa, come avevamo raccontato, dal Comitato Promotore della nascente Fondazione di Comunità Milano e dalla Fondazione Cariplo, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione sostanziale di alcune Associazioni, tra le quali appunto la UILDM e anche L’Abilità.
In particolare, il contributo della UILDM si è sviluppato sia sul fronte economico, per il finanziamento di alcune giostre accessibili, sia a livello progettuale, attraverso la partecipazione a tutto il processo di valutazione e di selezione delle giostre, in totale sintonia con altri interlocutori.
Ma non è tutto: prossimamente, infatti, altre installazioni sono previste a Moniga del Garda (Brescia), Omegna (Verbano-Cusio-Ossola), Pietrasanta (Lucca) e Vicenza, dove le rispettive Amministrazioni Comunali hanno aderito con entusiasmo al progetto. E altre località si aggiungeranno nel corso dell’anno.
«Negli oltre 8.000 Comuni italiani – spiegano dalla UILDM -, solo poco più di 350 hanno parchi inclusivi e/o parchi che al proprio interno prevedano almeno una giostra adatta anche a bambini con disabilità: una percentuale davvero bassa, che non arriva al 5% della copertura nazionale. In Italia su questo tema non esiste una normativa di riferimento applicabile alle attrezzature ludiche e le iniziative sono lasciate all’intraprendenza delle Pubbliche Amministrazioni o a privati che siano sensibili al problema».
«Avere giochi e aree gioco alla portata di tutti i bambini – sottolinea Marco Rasconi , presidente nazionale della UILDM – significa far crescere la comunità e la società, perché giocare insieme permette di fare amicizia, maturare affetti e crescere come adulti consapevoli. Inoltre, giocare all’aperto, al parco o in un’area verde, permette di sperimentarsi nel proprio corpo e sviluppare la propria autonomia, indispensabile per sentirsi liberi, per essere liberi e sviluppare l’autostima e il rispetto per se stessi e per gli altri».
Sempre nell’àmbito dei parchi gioco, va segnalata anche la recente collaborazione avviata dalla UILDM con il Gruppo Esselunga, che consentirà di raccogliere ulteriori contributi, utili a sostenere la realizzazione di nuove giostre accessibili in tutta Italia. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: irace@secrp.com (Alessandra Irace); uildmcomunicazione@uildm.it.
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