La comunicazione paziente-medico: parliamone insieme

Sia il paziente che il medico devono mettere entrambi in campo uno sforzo comunicativo, ponendo insieme le basi per la costruzione di una relazione feconda ed efficace: partirà da questo fondamentale assunto il convegno intitolato "La comunicazione paziente-medico: parliamone insieme", organizzato per il 12 maggio a Torino dal'Associazione Erreics, in collaborazione con Oikos

Disegno con il carboncino che rappresenta il colloquio tra medico e pazienteCosa significa comunicare in un contesto sanitario? Quali sono le peculiarità della relazione comunicativa fra paziente e medico? Che importanza assumono, in questo quadro, aspetti quali l’elaborazione linguistica e “narrativa” della malattia, la capacità di ascolto reciproco e le esperienze di contatto fisico fra paziente e medico?
Saranno questi alcuni degli interrogativi al centro del convegno intitolato La comunicazione paziente-medico: parliamone insieme, organizzato per sabato 12 maggio a Torino (Centro Congressi Hotel Fortino, Strada del Fortino, 36, ore 8.45-18) da Erreics, Associazione attiva nello svolgimento di iniziative volte a favorire le pari opportunità a diversi livelli, in collaborazione con Oikos.

«Negli ultimi anni – spiegano i promotori dell’iniziativa – il tema della comunicazione in àmbito sanitario è stato affrontato e declinato soprattutto nello studio della relazione medico-paziente. Ciò significa che ci si è soffermati, in particolare, sulla descrizione degli effetti benèfici che le buone capacità comunicative del medico possono dare, ad esempio, in termini di decorso della malattia, qualità della vita del paziente ed esiti della cura. Risulta, però, poco conosciuta e dibattuta l’altra faccia della medaglia: la comunicazione paziente-medico e i tanti interrogativi che questo capovolgimento di prospettiva porta con sé. In che modo il paziente può influenzare l’atto medico? Il linguaggio, l’atteggiamento, l’approccio del malato possono influire sul comportamento del medico? E ancora, la relazione paziente-medico è solo basata sulla comunicazione verbale o viene determinata e costruita con l’intervento di altre variabili?».
Durante l’incontro di Torino, dunque, verranno approfonditi proprio questi aspetti, proponendo una prospettiva di analisi secondo la quale sia il paziente, sia il medico debbano mettere entrambi in campo uno sforzo comunicativo, ponendo insieme le basi per la costruzione di una relazione feconda ed efficace.

Il convegno – che si avvarrà del patrocinio della Città di Torino, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino, degli Ordini degli Psicologi di Piemonte e Lombardia, di «Remedia – lingua medicina malattia» e dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema – sarà preceduto dagli interventi di Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino; Sonia Schellino, assessore alla Salute, alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Torino; Elide Tisi, consigliera del Comune di Torino, vicepresidente della Commissione Politiche Sociali e vicepresidente dell’ANCI Piemonte (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per le Politiche del Welfare; Giuliano Maggi, docente emerito di Chirurgia Toracica dell’Università di Torino, già primario di Chirurgia Toracopolmonare all’Ospedale San Giovanni Battista di Torino; Luigi Resegotti, primario emerito di Ematologia all’Ospedale San Giovanni Battista di Torino; Luigi Sena, docente emerito dell’Università di Torino. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa.erreics@gmail.com (Ermanno Forte).

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