«Negli ultimi anni la nostra scelta di “investire” sul tema dell’autonomia e dell’inserimento lavorativo, potenziando la formazione dei professionisti e dei giovani con sindrome di Down ha portato a risultati positivi e crescenti in termini numerici, a conferma del fatto che “si può fare”». A dichiararlo è Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul Mondo del Lavoro dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), descrivendo un percorso che ora la stessa AIPD sta ulteriormente potenziando, con l’avvio di un nuovo, grande progetto – il più ampio per beneficiari e coinvolgimento territoriale realizzato da tale Associazione – che si chiama Chi trova un lavoro trova un tesoro e che ha preso il via in queste settimane, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Obiettivo dell’iniziativa, che si protrarrà per diciotto mesi, è quello di formare e avviare al lavoro 104 giovani e adulti con sindrome di Down, coinvolgendone le famiglie, insieme a 45 operatori e 36 volontari appartenenti a 27 diverse Sezioni dell’AIPD, dislocate in 14 Regioni del nostro Paese (Arezzo, Bari, Belluno, Bergamo, Brindisi, Campobasso, Caserta, Castelli Romani, Catania, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Latina, Livorno, Marsica, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Pisa, Potenza, Roma, San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, Siracusa, Termini Imerese, Trentino, Venezia-Mestre e Viterbo).
Sono tre i percorsi previsti, strutturati in base alle diverse età ed esigenze dei partecipanti con sindrome di Down. Si tratta rispettivamente di Verso il lavoro, che vedrà 54 giovanissimi coinvolti in un percorso intensivo di educazione all’autonomia con incontri locali, week end e vacanze; di Imparare a lavorare, con 32 giovani adulti che potranno avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage/tirocini nelle proprie città, in altre o all’estero; e Imparare un lavoro, al centro del quale vi saranno 18 adulti già sottoposti ad azioni di orientamento nell’àmbito di precedenti iniziative e pertanto “pronti” in termini di capacità e consapevolezza, che verranno inseriti nel mercato del lavoro tramite tirocini finalizzati all’assunzione.
A tali azioni si affiancherà la formazione di operatori e famiglie, la realizzazione di nuovi strumenti per la formazione e il monitoraggio e un’intensa campagna nazionale di disseminazione.
Per concludere citando un solo dato, va ricordato che nello scorso anno sono state 146 le persone adulte con sindrome di Down assunte a tempo determinato o indeterminato, dopo essere state coinvolte nei progetti di educazione all’autonomia gestiti dall’AIPD. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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