Siamo purtroppo costretti a ricordarlo ormai da molti anni su queste pagine: anche le donne con disabilità subiscono abusi, molestie e violenze. Secondo l’ISTAT, infatti, circa il 36% di loro ha subìto violenze fisiche o sessuali. Ed esse corrono il doppio del rischio di subire violenza, rispetto alle altre donne (il 10% contro il 4,7%).
«Dietro questi freddi dati numerici – si legge in una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ci sono migliaia di storie di vita, ancora poco note e conosciute. Alzare il sipario e puntare i riflettori sul fenomeno è l’obiettivo di VERA (Violence Emergence, Recognition and Awareness, ovvero letteralmente “Emergenza, riconoscimento e consapevolezza della violenza”), iniziativa promossa dalla nostra Federazione insieme all’organizzazione Differenza Donna, tramite la quale abbiamo chiesto alle stesse donne con disabilità di raccontare le loro esperienze attraverso un agile questionario anonimo [se ne legga già ampiamente sulle nostre pagine, dove nei giorni scorsi abbiamo anche riferito dei primi risultati prodotti dall’indagine, N.d.R.]. Ora, a due mesi dal lancio dell’indagine – che sta proseguendo nel sito dedicato ad essa – è il momento propizio per un confronto».
Ciò avverrà nella mattinata di domani, 11 dicembre, con l’incontro pubblico intitolato Donne con disabilità, violenze e abusi: basta silenzi!, in programma a Roma, presso il Senato della Repubblica (Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica, 72), grazie al supporto della senatrice Annamaria Parente.
L’evento servirà innanzitutto per evidenziare i primi risultati prodotti nell’àmbito di VERA, ma anche per presentare il breve docufilm Silenzi interrotti (visionabile a questo link), diretto da Ari Takahashi e realizzato proprio in queste settimane per la FISH e Differenza Donna. Sarà inoltre un’occasione quanto mai propizia per avviare su tale questione, con una specifica tavola rotonda, un confronto di riflessione, condivisione e azione.
All’incontro, insieme a rappresentanti del movimento delle donne con disabilità (e non), sono state invitate anche Parlamentari e altre rappresentanti delle Istituzioni. Un contributo, inoltre, arriverà anche dall’Unione Europea, grazie all’intervento programmato di Gunta Anča, donna con disabilità, vice presidente dell’EDF (European Disability Forum) e membro del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), organismo per il quale è stata la relatrice del parere sulle donne con disabilità in Europa, come abbiamo a suo tempo riferito. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo dell’incontro dell’11 dicembre, che sarà sottotitolato. La capienza della sala che lo ospiterà è limitata e quindi gli accessi potranno avvenire solo per le persone precedentemente accreditate. Gli accrediti dovranno essere richiesti a presidenza@fishonlus.it, entro il 6 dicembre e a tale indirizzo (oltre che a gruppodonne@fishonlus.it) si possono anche richiedere ulteriori informazioni.
Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), alle Sezioni dedicate rispettivamente a Donne con disabilità, La violenza nei confronti delle donne con disabilità e Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità.
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