La formazione con tecnologie inclusive e le persone sorde

Un modello per rendere la formazione aziendale con tecnologie inclusive accessibile a tutti i lavoratori, sordi e udenti: è l’obiettivo del Progetto “Forma.TI”, promosso dalla Fondazione ASPHI, in collaborazione con il Pio Istituto dei Sordi di Milano e il supporto del Banco BPM, iniziativa che sta vivendo la sua prima fase, nella quale è necessario conoscere l’opinione delle persone sorde riguardo alle difficoltà avute durante la formazione professionale. In tal senso è prevista per domani, 22 gennaio, a Milano, una prima riunione del costituendo “Focus Group” di lavoratori sordi
Logo della sordità
Il logo internazionale che caratterizza la sordità

Un modello per rendere la formazione aziendale accessibile a tutti i lavoratori, sordi e udenti: è questo l’obiettivo del Progetto Forma.TI, promosso dalla Fondazione ASPHI, la nota organizzazione che si occupa di favorire l’inclusione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso le tecnologie digitali.

L’iniziativa – attuata in collaborazione con il Pio Istituto dei Sordi di Milano e con il supporto del Banco BPM – sta vivendo la sua prima fase, nella quale appare necessario conoscere l’opinione delle persone sorde riguardo alle difficoltà che hanno avuto durante la formazione professionale. Si punta quindi a creare un gruppo definito di persone (Focus Group), per discutere appunto delle esperienze di formazione fatte e delle tecnologie usate, individuando ciò che ha funzionato bene e ciò che invece ha creato dei problemi. Dopo tale discussione, sarà quindi possibile capire quali siano i problemi e come si possano superare le difficoltà.

Il Focus Group, dunque, si riunirà nella mattinata di domani, 22 gennaio, a Milano (Via Villa Mirabello, 6, ore 10-12), aprendosi alla partecipazione di qualsiasi lavoratore sordo con almeno 35 anni di età oppure con un’esperienza lavorativa di almeno cinque anni. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@pioistitutodeisordi.org.

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