«Perché l’asino? Da sempre vicino all’uomo, è un animale placido e poco irruente: si avvicina con curiosità, prudenza e delicatezza, da subito regala accoglienza e affidabilità. La taglia ridotta, la pazienza, la morbidezza, la lentezza di movimento e la tendenza ad andature monotone consentono all’utente di avvicinarsi con tranquillità e instaurare un rapporto in tutta sicurezza».
È partendo da tale consapevolezza, che Casa Sebastiano, il Centro Specialistico per disturbi dello spettro autistico, avviato a Coredo in Val di Non (Trento), dalla Fondazione Trentina per l’Autismo, ha avviato un progetto di onoterapia, ovvero appunto l’intervento assistito con l’asino, animale ritenuto particolarmente idoneo al lavoro terapeutico-relazionale.
Imminente è l’avvio del corso di formazione per “coadiutore dell’asino”, che si terrà dal 13 al 17 febbraio, presso la struttura trentina. La parte pratica, invece, è in programma in Abruzzo dal 17 al 19 maggio, presso il Centro Asinomania ad Introdacqua (l’Aquila), uno dei “Borghi più belli d’Italia”. (S.B.)
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