Assegnare subito quell’assistente all’autonomia e alla comunicazione!

Ha preso posizione, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), sulla situazione di quel bimbo con autismo, già segnalata anche dal nostro giornale, al quale non viene assegnato dal Comune di Milano l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, nonostante ciò sia previsto dalle varie leggi. In tal senso la Federazione lombarda ha inviato una lettera di contestazione di condotta discriminatoria al Sindaco di Milano e alla responsabile dell’Area Comunale Direzione Educazione (“Area Servizi all’Infanzia”)

Particolare di ragazzo con mano sulla bocca e atteggiamento di ansia«Dallo scorso mese di settembre – aveva denunciato su queste stesse pagine Carlo Hanau – l’Amministrazione Comunale di Milano si rifiuta di accogliere la richiesta, supportata dalla Diagnosi Funzionale, di fornire ad un bambino con autismo di 3 anni, frequentante una scuola dell’infanzia cittadina a gestione comunale, “l’assistenza specialistica per l’autonomia personale per: assistenza educativa per la comunicazione e le relazioni sociali in ambito scolastico”, pur sapendo che la Corte Costituzionale, tramite la Sentenza 275/16, ha stabilito che il nucleo essenziale del diritto allo studio rappresentato dall’assistenza specialistica per l’autonomia personale di cui all’articolo 13, comma 3 della Legge 104/92, non può essere disatteso o violato per motivi di bilancio. La stessa Amministrazione Comunale di Milano, infatti, sostiene che l’assistenza specialistica viene fornita dall’insegnante di sostegno e che non c’è necessità di ulteriori figure».

Su tale situazione ha preso successivamente posizione il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), inviando una lettera di contestazione di condotta discriminatoria al Sindaco di Milano e alla responsabile dell’Area Comunale Direzione Educazione (Area Servizi all’Infanzia).
«Riteniamo doveroso ricordarvi – vi si legge tra l’altro – come la mancata o inadeguata fornitura delle figure di supporto (insegnante di sostegno e assistente all’autonomia e alla comunicazione) oltre che porsi in contrasto con la specifica normativa sull’inclusione scolastica, costituisca altresì una condotta discriminatoria giuridicamente rilevante, ai sensi della Legge 67/2006 [“Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”, N.d.R.]. Vi invitiamo pertanto a riesaminare il caso e a provvedere in breve tempo alla fornitura del servizio richiesto dai genitori del minore, mettendo a disposizione del bimbo un assistente all’autonomia e alla comunicazione adeguato e competente sulla sua specifica tipologia di disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: antidiscriminazione@ledha.it.

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