Insieme possiamo trovare risorse importanti contro l’autismo

«Dobbiamo trovarci uniti in questa occasione e forse riusciremo, se ci crediamo davvero, a trovare risorse importanti»: è questo il messaggio lanciato da Benedetta Demartis, presidente nazionale dell’Associazione ANGSA, a sostegno della campagna “#sfidAutismo19”, promossa fino al 14 aprile dalla FIA (Fondazione Italiana Autismo), per contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie e sostenere la ricerca scientifica, al fine di individuare sempre più precocemente l’autismo e scoprire nuovi interventi per curarlo
Cinque omini blu uniti
Il blu è il colore simbolo dell’autismo

«Dobbiamo trovarci uniti in questa occasione, che chiede a noi famiglie per prime di contribuire con una donazione, collaborando inoltre a sollecitare tutti, parenti, amici, sostenitori e conoscenti, a chiedere un contributo per la ricerca scientifica, mirata a indagare le varie comborbidità che spesso accompagnano l’autismo. Forse riusciremo, se ci crediamo davvero, a trovare risorse importanti, ma i primi a sostenere dobbiamo essere noi».
È questo il messaggio lanciato da Benedetta Demartis, presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), a sostegno della campagna #sfidAutismo19 (numero solidale 45589), promossa tradizionalmente in queste settimane – in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo di oggi, 2 Aprile – dalla FIA (Fondazione Italiana Autismo), per contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie e sostenere la ricerca scientifica, al fine di individuare sempre più precocemente l’autismo e scoprire nuovi interventi per curarlo.

«Dalle più recenti stime degli Stati Uniti – viene sottolineato dalla FIA (Fondazione Italiana per l’Autismo) – un bambino su 68 soffre di sindrome dello spettro autistico, un dato cresciuto di dieci volte negli ultimi quarant’anni. Questa condizione si manifesta entro il terzo anno di età e farmaci specifici non ne esistono, mentre ve ne sono pochi che danno modesti risultati e soltanto per alcune manifestazioni associate all’autismo. La sindrome dello spettro autistico è caratterizzata da deficit nella interazione, nella comunicazione sociale e da comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. All’autismo, poi, si aggiungono spesso comportamenti problematici, quali l’aggressività immotivata verso di sé o verso gli altri. Come detto, dunque, ad oggi non esiste una cura, ma una diagnosi precoce, interventi riabilitativi specifici e un’educazione strutturata possono potenziare le capacità del bambino, ridurre i comportamenti problematici e migliorare la qualità di vita di quanti sono portatori».
«La ricerca sulle cause e sui meccanismi biologici – aggiungono ancora dalla Fondazione – è partita negli ultimi anni e già si intravedono i primi risultati. In alcuni campi si è vicini a scoperte terapeutiche definitive. La ricerca scientifica, però, ha bisogno di studi che devono essere finanziati con ingenti risorse per giungere a una risoluzione. E in Italia disponiamo di scienziati di primo livello che hanno bisogno di essere supportati con proventi necessari di cui le Università non dispongono».
I fondi che verranno raccolti dalla FIA con #sfidAutismo 19, campagna attiva fino al 14 aprile, saranno dunque destinati a quei progetti di ricerca in grado di produrre risultati importanti, ma anche a iniziative rivolte all’istruzione, alla formazione degli operatori della scuola, della sanità e dei servizi sociali e alla ricerca, sia nel campo biomedico che in quello pedagogico, dando in tal modo supporto alle necessità delle famiglie diffuse su tutto il territorio nazionale.

La FIA, va ricordato, è un’organizzazione senza scopi di lucro nata nel 2015 da un gruppo di esperti, enti, realtà locali e associazioni (tra le altre la FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, la FAND-Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità e la già citata ANGSA), per promuovere, sostenere e potenziare le attività di ricerca, istruzione, formazione, riabilitazione e cura, nell’àmbito delle disabilità e in particolare dei disturbi dello spettro autistico.
Anche quest’anno, a fianco della Fondazione, vi è la RAI, che su tutte le proprie reti sta dedicando ampio spazio alle tematiche legate all’autismo, e non solo in questa giornata del 2 Aprile – che vedrà tanti monumenti in Italia e nel mondo illuminarsi di blu, il colore simbolo dell’autismo – ma sino alla fine della campagna, che si protrarrà, come detto, fino al 14 aprile.
La conduttrice televisiva Eleonora Daniele è la madrina della campagna, sostenuta anche da altri volti noti della TV. (S.B.)

Nel sito della FIA, oltre alla lista dei progetti vincitori del Bando 2019 per le ricerche sull’autismo, promosso dalla Fondazione, vi è anche un elenco di varie iniziative organizzate in questi giorni nelle varie Regioni. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa FIA (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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